Troppi prodotti agroalimentari contraffatti. Anche nella provincia più agricola della Sicilia. Dalle fragole cinesi, al pomodoro ciliegino taroccato, alle melenzane spacciate come siciliane ma prodotte in Spagna. La regione Sicilia, con l’assessorato all’agricoltura, corre ai ripari. Il pacchetto normativo voluto dall’assessore Francesco Aiello mira alla salvaguardia della produzione agricola siciliana, a tutela delle produzioni stesse, e a garanzia dell’identità. Giovedì, nella sede del Corfilac, la conferenza stampa di presentazione del pacchetto normativo, alla presenza dell’assessore Francesco Aiello, dei dirigenti dell’assessorato Dario Cartabellotta, Rosaria Barresi, del dirigente dell’ispettorato all’agricoltura, Giorgio Carpenzano e del presidente del Corfilac, Giuseppe Licitra. “Abbiamo voluto porre il freno ad una situazione grave per le produzioni d’eccellenza siciliane – ha detto l’assessore Aiello – che vengono imitate in pessimo modo danneggiando i produttori e l’economia dell’isola. Il pacchetto prevede una serie di interventi volti a tutelare anche il consumatore finale. I provvedimenti sono quattro e riguardano la salvaguardia dei prodotti agroalimentari, il piano dei servizi avanzati, ricerca e innovazione, il marchio di qualità Sicilia che costituirà il marchio “ombrello” di tutta la produzione agricola siciliana, in un contesto di rigore e serietà di impianto – aggiunge l’assessore regionale all’agricoltura -. Così finisce l’era dei marchi municipalistici e si avvia una stagione di iniziative per portare le produzioni di Sicilia sui mercati internazionali”. Il compito di assicurare la tutela dei consumatori e la trasparenza delle informazioni sull’origine e la provenienza dei prodotti, sui metodi di coltivazione o allevamento è demandato al dipartimento degli “interventi infrastrutturali” dell’assessorato all’agricoltura che, in collaborazione con altre strutture preposte, effettuerà controlli periodici volti a rafforzare l’azione di contrasto alle frodi in campo agroalimentare ed opportune verifiche circa la provenienza e la tracciabilità del prodotto. L’assessore Francesco Aiello ha voluto includere nel proprio pacchetto normativo un regime di penalità ed uno di premialità, se da un lato, infatti, è prevista una “with list” dove inserire i soggetti virtuosi che si attengono alle regole e a quanto disciplinato, dall’altro sono previste specifiche sanzioni, fino alla revoca della licenza dei marchi, ad apposite segnalazioni alle autorità competenti fino all’esclusione da qualunque programma di intervento dell’assessorato regionale alle risorse agricole ed alimentari.