Legambiente ha inviato una nota formale al Commissario straordinario del Comune di Ragusa, con cui ha chiesto il recupero di un’ingente somma dovuta dalla ditta Busso. Entro la prossima primavera, si legge nella nota, la discarica di Ragusa si saturerà ed anche gli ultimi quattro comuni della provincia di Ragusa, oltre al capoluogo Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo dovranno conferire i rifiuti presso la discarica di Motta Sant’Anastasia con un aggravio dei costi di smaltimento di circa il 40% dell’attuale tariffa della discarica di Ragusa. “Ciò a causa dei disastrosi risultati di raccolta differenziata e dell’incapacità della Regione siciliana di governare il sistema di gestione dei rifiuti. Questa situazione – scrive Legambiente – sarà destabilizzante per il bilancio del Comune capoluogo a causa di un maggior fabbisogno aggiuntivo di un milione di euro l’anno per oneri di smaltimento. Ciò comporterà un aumento della tassa rifiuti di circa 35 euro a famiglia. Unico modo per evitare questo aumento è il recupero dei 2 milioni di euro, che la ditta deve al Comune di Ragusa per aver mancato gli obiettivi di Rda – sostiene Legambiente – e aver conferito in discarica più rifiuti del previsto, somme che l’ex sindaco Dipasquale, si è guardato bene dal richiedere”.