“Purtroppo l’esperienza insegna poco o niente. Nonostante il pregevole impegno della Prefettura, il fenomeno delle affissioni selvagge prosegue grazie al finanziamento dei candidati che si avvalgono di un metodo scorretto di promozione”. A lanciare la denuncia è Renato Meli, candidato indipendente dell’Udc. “Anche negli spazi regolarmente assegnati – prosegue Meli – avviene di tutto. Non si fa a tempo a posizionare il proprio legittimo manifesto che, subito, qualcuno viene a coprirlo. Ci sono candidati che pagano per far coprire i manifesti degli avversari”. La speranza di Renato Meli si muove su due direttive. “La prima – spiega – è che le Forze dell’Ordine non abbassino la guardia, la seconda speranza, a dire il vero poco realista, è che anche i candidati più scorretti si rendano finalmente conto che non è possibile pensare di governare la Sicilia commettendo come primo antefatto degli atti di illegalità”.
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