Il primo arresto è avvenuto a Scoglitti ed a cadere nelle maglie della giustizia è stato il quarantenne Biagio Gravina, con numerosi precedenti penali. Da pochi mesi era stato scarcerato, ma i conti con la giustizia tornano sempre, ed in ottemperanza di un provvedimento di esecuzione relativo al computo di pene concorrenti è stato raggiunto presso la sua abitazione ed è stato arrestato. Deve scontare un residuo di pena di 5 anni, 5 mesi e 27 giorni di reclusione, oltre al pagamento della multa di 2064 euro, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la libertà vigilata per tre anni. Il debito di pena pur relativo a diverse condanne riportate negli anni passati, per la maggior parte riguarda l’episodio verificatosi esattamente due anni fa, quando minacciò con un coltello ed aggredì fisicamente, provocandogli lesioni, un uomo di 57 anni che alcuni mesi prima aveva avuto un sinistro stradale con la moglie del Gravina ed era stato risarcito per i danni materiali subiti dal suo veicolo di una somma di 1600 euro. A distanza di mesi il Gravina pretendeva ingiustamente parte del denaro di quel risarcimento atteso che lamentava l’aumento del premio assicurativo della auto della moglie. Quell’arresto, avvenuto per la flagranza dei reati di tentata estorsione, lesioni personali e porto ingiustificato di armi durante il periodo in cui lo stesso Gravina era altresì sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria gli è costata una pesante condanna. Dopo gli adempimenti di rito Gravina è stato condotto preso la casa circondariale di Ragusa. L’altro arresto è avvenuto a Vittoria e riguarda un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, Salvatore Di Stefano, vittoriese di 30 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e stupefacenti. Nella serata di giovedì si è recato presso l’abitazione della sua ex convivente, dalla quale ha avuto due bambine, ed ha iniziato a minacciarla per motivi di gelosia. Si è messo dinanzi la porta di casa dicendole che non sarebbe potuta uscire altrimenti avrebbe ammazzato lei ed avrebbe percosso chiunque fosse venuto a prenderla. La giovane donna, 21enne, non ha avuto altra chance che chiamare il 113. La volante è intervenuta tempestivamente ed ha trovato Di Stefano ancora intento a minacciarla. Inevitabile l’arresto per violenza privata.