Arrestato, su ordine di custodia emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta del Pm Maone, un uomo di 31 anni Stefan Cornea, rumeno. L’uomo, che ha precedenti, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale, il tutto reiterato e continuato negli anni e commesso dal 2008 e sino allo scorso giugno nei confronti della propria convivente, una donna rumena di 40 anni. Una vera e propria odissea quella vissuta dalla vittima in questi anni ad opera della persona con la quale conviveva. La donna, giunta a Comiso nel 2007, iniziava a lavorare come badante presso alcune famiglie della zona. Nel 2008 conosceva l’arrestato con cui iniziava una convivenza a Comiso. Immediatamente però si evidenziava il carattere violento dell’uomo che spesso costringeva la donna a subire atti di violenza sessuale vera e propria contro la sua volontà. La rumena più volte si allontanava dalla dimora del Cornea ma ritornava sperando e confidando nelle promesse dell’uomo che avrebbe cambiato atteggiamento nei suoi confronti. Le violenze però continuavano e terminavano, in un primo momento, nel febbraio del 2010 quando il rumeno veniva arrestato dalla polizia per violenza e minaccia nei confronti di alcuni agenti che lo avevano fermato per controllarlo a seguito di un diverbio seguito ad un incidente stradale. Dopo la scarcerazione, avvenuta alcuni mesi dopo, l’uomo tornava a convivere con la compagna ma le violenze non erano terminate. La costringeva, picchiandola, a subire dei rapporti. L’anno scorso le ha anche fratturato il braccio. Finalmente, lo scorso giugno, la vittima decideva di mollare definitivamente il Cornea il quale però non accettava la sua decisione; infatti il pomeriggio del 23 la incontrava per strada e dopo averle sferrato un pugno nello stomaco la costringeva a salire a bordo del suo ciclomotore per portarla ancora una volta a casa. Li, dopo aver chiuso a chiave la porta, iniziava ad abusare di lei sessualmente dopo averla malmenata tanto da farla rimanere quasi esanime su un divano. La donna si riprendeva soltanto verso le due di notte. Di giorno, però, approfittando del fatto che l’energumeno era uscito di casa per andare a lavoro, è riuscita a scappare e ad andare in ospedale. Ma anche dopo la denuncia, l’uomo non si è fermato. Il mese scorso ha cercato di accoltellarla, ma la donna è riuscita a dargli un calcio e fargli cadere di mano il coltell
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