Ha aperto i battenti il “Museo del carretto siciliano “Giovanni Virgadavola”. A tagliare il nastro sono stati Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria e Giovanni Denaro, presidente della Fiera Emaia. La collezione Virgadavola, a cui la Fiera Emaia ha dedicato l’intera corsia “F” del padiglione “B”, conta 31 carretti del Sud Est siciliano acquistati fino al 1960. Molti dei carretti provengono da Vittoria e dall’area iblea. Ma sono presenti anche carretti siracusani e catanesi. Oltre ai carretti, all’interno del museo, hanno trovato la loro “casa” una trentina di dipinti raffiguranti la storia siciliana firmati dallo stesso ideatore e arnesi da lavoro della civiltà contadina. Come aratri di legno e falci. Per Giovanni Virgadavola, poeta, pittore, “cuntista” e affabulatore, finalmente si realizza un sogno. “Vittoria, la mia città, mi onora dedicandomi questo museo. A questa collezione ho dedicato tutta la mia vita. Devo ringraziare Monsignor Giuseppe Calì e, soprattutto, il sindaco Nicosia che ha voluto fortemente – dice Virgadavola – che fosse realizzato”. Nicosia annuisce. “Il signor Virgadavola – afferma – è molto emozionato per un traguardo storico. Ed io sono davvero contento di questo risultato. Da due anni lavoriamo a questo progetto. Ringrazio Monsignor Calì e Giovanni Macca per avermi suggerito l’idea di questo museo”. Denaro assicura che il Museo del carretto siciliano sarà permanente. “Continuerà ad essere aperto, a riflettori spenti, per le scuole e per i circuiti turistici al di là della 46ª Campionaria Nazionale e saranno organizzate delle visite guidate. Un fatto è certo, tutto ruota attorno all’uomo che lo ha realizzato: Giovanni Virgadavola”.
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