I docenti del Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” di Ragusa hanno deciso di attivare un protesta nei confronti della iniziativa governativa riguardante l’aumento dell’orario di insegnamento, da 18 a 24 ore. La decisione, presa all’unanimità, prevede l’astensione da ogni attività non obbligatoria: incarichi vari, progetti pomeridiani, anche visite e viaggi d’istruzione. La protesta, scattata sabato, durerà fintanto che dal Parlamento non arriveranno notizie certe non solo in merito all’abolizione della proposta Profumo, ma anche in merito alla copertura finanziaria richiesta al Miur (ben 420 milioni mancano ancora all’appello, secondo quanto affermato dal sottosegretario all’economia Polillo). Nel loro documento, i docenti del Fermi ritengono che la misura delle 24 ore “leda in forma grave la dignità e la professionalità del lavoro degli insegnanti, additandoli ancora una volta alla pubblica opinione come categoria privilegiata e “fannullona”, secondo i più beceri luoghi comuni”. Per questo ed altri motivi, i docenti del Fermi si rivolgono anche alle altre scuole della provincia ragusana, invitando ad una mobilitazione totale, senza abbassare la guardia fino alla fine dell’iter parlamentare della Legge di Stabilità.
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