E’ accusato di tentato omicidio con l’aggravante dei futilissimi motivi, il parrucchiere part time vittoriese, C.V. di 24 anni, che lunedì sera, davanti a un bar del centro storico di Vittoria, ha accoltellato un suo coetaneo. La vittima, B.M., è fuori pericolo. Fortunatamente la lama gli ha perforato un polmone e solo per pochi millimetri non l’ha ucciso, dato che gli ha sfiorato il cuore. Il tentato omicida, incensurato, di buona famiglia, è invece ai domiciliari. Braccato dalla Polizia, martedì sera si è presentato al Commissariato di Polizia. Quanto è accaduto alle 18.30 del 12 novembre, fra la via Milano e la via Bixio, davanti a un bar, zona che a quell’ora era affollatissima, è un episodio gravissimo. Uno sguardo di troppo, ritenuto provocatorio dal parrucchiere, è stata la miccia che ha fatto scattare l’aggressione. La vittima era in compagnia di una ragazza e così anche il parrucchiere: le due coppie si sono incrociate davanti al bar e così anche gli sguardi dei due uomini. Il parrucchiere ha chiesto un chiarimento al suo coetaneo. I due si sono appartati, pochi metri più in là, non lontano dal bar. La risposta di B.M. non ha soddisfatto C.V., che ha deciso di estrarre il coltello a serramanico da una borsa che aveva a tracolla. Gli ha inferto il colpo, che avrebbe potuto essere mortale. Il titolare del bar e una donna, testimoni dell’accaduto, hanno dato degli indizi somatici importanti agli inquirenti per risalire all’aggressore. Un’altra coincidenza cruciale: la fidanzata dell’accoltellatore pochi mesi prima aveva presentato una denuncia proprio al Commissariato di Vittoria. Grazie a questa querela, la Polizia è riuscita a risalire al parrucchiere. Il fiato sul collo degli inquirenti non ha lasciato scampo all’aggressore che martedì si è costituito. Una nota dolente sottolineata in conferenza stampa dal dirigente Ps, Rosario Amarù: “Vi sono stati tantissimi testimoni, ma solo due hanno parlato. Come accade spesso, più il fatto è cruento, maggiore è l’omertà”. Quando il ferito è arrivato in ospedale i medici, inizialmente temevano il peggio. Poi la perizia del cardiologo ha escluso che il cuore fosse compromesso.
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