Ridurre i costi della macchina amministrativa si può. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro tenutosi ad Ibla, nell’ex auditorium Santa Teresa nell’ambito delle iniziative “La Città che vorrei”. Viene fuori una proposta popolare per la riduzione dei costi della macchina amministrativa del Comune capoluogo. “Chiediamo – è l’appello venuto fuori nel corso dell’incontro promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori – la redistribuzione dei soldi risparmiati verso le fasce deboli colpite duramente dalla crisi creata dalla finanza speculativa che distrugge popoli, diritti e dignità”. Alla base un’analisi dei costi di Palazzo dell’Aquila, con chiare proposte di tagli. Ben 2.311.308 euro in un quinquennio. Facile, verrebbe da dire pensando alla scure che si sta abbattendo sui servizi per i cittadini. E invece quelle somme non verrebbero tolte alla gente, ma tagliate alla politica e a i dirigenti del Comune. Secondo i dati presentati nel corso dell’incontro, attualmente la giunta comunale costa 393.203,52 euro l’anno. Un taglio del 26,11% per cento non impoverirebbe di certo sindaco e assessori, ma farebbe rimanere nelle casse comunali 102.699,48 euro. E il consiglio comunale? La proposta non fa una piega: 500 euro al mese ciascuno, che in un anno fanno, per 29 consiglieri (il presidente ha un’indennità fissa), 174 mila euro. Un risparmio di 126.000 euro l’anno, sulla base della previsione di gettoni di presenza per 300.000 euro. Una fetta consistente riguarda i dirigenti. Il calcolo di chi ha curato questa analisi, indica in una media di 103.977 euro il costo (lordo) per ciascun dirigente. Totale per il numero attuale dei dirigenti fa 831.985 l’anno. Quasi tre volte di quanto percepisce il capo della Casa Bianca. Un taglio del 28,07 per cento darebbe un risparmio di 233.562,05 euro. Una decurtazione che i dirigenti potrebbero certamente sopportare, con una media di quasi 75.000 euro l’anno ciascuno.
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