Al via in Sicilia la corsa ai saldi invernali. Anche in provincia di Ragusa, così come nel resto dell’isola, ci sarà la possibilità di effettuare gli acquisti a prezzi vantaggiosi. La campagna dei saldi durerà sino al 15 marzo. A comunicarlo è il direttore provinciale Confcommercio Ragusa, Emanuele Brugaletta, che precisa che, secondo le stime dell’ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà 359 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento ed accessori per un valore complessivo di 5,6 miliardi di euro, sul territorio nazionale, pari al 18% del fatturato annuo del settore. “I saldi – chiarisce il direttore Brugaletta – rappresentano un appuntamento annuale irrinunciabile ed anche uno straordinario rito collettivo capace di attrarre l’interesse di quasi centomila famiglie dell’area iblea e di numerosi turisti stranieri affascinati dal made in Italy. I saldi di quest’anno saranno caratterizzati da qualità, ampiezza di assortimento e soprattutto prezzi, con percentuali di sconto veramente allettanti”. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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