Fra le conseguenze più importanti che la protesta degli invisibili ha determinato c’è l’avvio del confronto fra il Comune di Ragusa e le cooperative sociali di tipo b. Una concertazione che è finalizzata a trovare un accordo fra ente locale e cooperative per realizzare bandi di lavoro per servizi e forniture che prevedano l’assunzione di personale fra le fasce svantaggiate. Tali soggetti sono presenti anche nella categoria degli indigenti, trattandosi di ex detenuti, ex tossicodipendenti e soggetti con disabilità fisica minima al 47 per cento. Venerdì pomeriggio il Commissario straordinario Rizza ha incontrato i rappresentanti delle cooperative di tipo b iscritte all’albo del Comune di Ragusa, “Esistere”, “Pegaso”, “Total Service”, “Leonardo”, “Italia”ed “Aurora”. Il funzionario regionale ha illustrato le proprie proposte di “incentivi” che potrebbero invogliare le cooperative ad assumere part time soggetti svantaggiati nell’ambito di servizi quali la manutenzione del verde delle scuole, del verde del parco del Castello di Donnafugata, la custodia di giardini pubblici, la guardiania e la pulizia dei bagni pubblici, la gestione dei bagni pubblici, la lettura dei contatori e la gestione dei parcheggi a pagamento. Dal canto loro anche gli esponenti delle cooperative hanno illustrato i possibili servizi nei quali potrebbero essere coinvolti soggetti svantaggiati. “Nel caso della mia cooperativa – spiega Vito Morando della Total Service – noi siamo disponibili a procedere all’assunzione di alcuni soggetti per la realizzazione del servizio di rimozione stradale. Con la crisi economica questo settore ha avuto un incremento, dal momento che la maggior parte dei veicoli che girano sono vecchi, dunque maggiormente suscettibili di avarie. Un anno fa avevo proposto all’amministrazione comunale di affidare questo servizio ad una cooperativa di tipo b. Ma non ho ricevuto risposta a questa istanza. Da più di un anno il Comune di Ragusa non percepisce alcun introito dalla rimozione. La mia cooperativa, come tutte le altre di tipo b, che non possono incamerare un utile e devono lavorare esclusivamente per impiegare questi soggetti svantaggiati ha tutto l’interesse che in un servizio del genere venga coinvolto il Comune – continua Morando – che ne trarrebbe doppio vantaggio”. I rappresentanti di queste cooperative e il commissario si incontreranno nuovamente giovedì prossimo. Il funzionario Rizza ha invitato i rappresentanti delle cooperativa a presentare nuove proposte in occasione di questo secondo confronto.
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