Con una nota Aurelio Guccione, Presidente del Consorzio “La Città Solidale” di Ragusa, sostiene di essere intervenuto nel dibattito scaturito dopo la protesta degli indigenti, solo in virtù dei ruoli che ricopre, esprimendo sue libere opinioni, senza bisogno di rappresentare le idee di altre personalità, politiche e non. In particola Aurelio Guccione ricorda che da circa un anno e mezzo è il presidente del Consorzio “La Città Solidale”, una realtà che comprende 24 cooperative sociali e 18 dipendenti e ricopre inoltre il ruolo di consigliere regionale e provinciale di Confcooperative. “In tali vesti, dunque, opero quotidianamente – continua Guccione -. Se il Comune di Ragusa decide di aprire un dialogo sulle politiche economiche e sociali è del tutto naturale che prenda in considerazione sia Confcooperative che il Consorzio La Città Solidale. Realtà, quest’ultima, che da anni lavora proprio per favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, non ultimi i detenuti. Solo per fare un esempio, dal mese di marzo del 2012, con un turn over regolato dalla Casa Circondariale di Ragusa, forniamo lavoro a 6 detenuti facendo attività di impresa. Il tutto mentre altre realtà richiedono ed usufruiscono di ore di cassa integrazione, mobilità o, molto più semplicemente, licenziano i propri dipendenti”. Sui rapporti con l’ex vicesindaco di Ragusa, Aurelio Guccione aggiunge: “Pur intercorrendo rapporti di reciproca stima, il sottoscritto non sente e non incontra Giovanni Cosentini da almeno un paio di mesi. Non fosse altro che per reciproci impegni e per via di una collaborazione professionale conclusasi di fatto con la mia elezione a presidente de “La Città Solidale” ed esauritasi formalmente con lo scioglimento della Giunta comunale”. Aurelio Guccione aggiunge infine che non ha mai gestito per conto del Comune di Ragusa i progetti finanziati dal Fondo europeo.
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