I colpi d’ascia al quarantaduenne romeno trovato morto lunedì notte in un casolare del borgo rurale di Granieri, a Caltagirone, sarebbero stati inferti dal venticinquenne Tomita Vlad, connazionale della vittima, mentre un trentatreenne di Giarratana, Salvatore Impeduglia, avrebbe accompagnato l’omicida sulla scena del delitto con la sua auta, una Ford Fiesta. Gli investigatori hanno rivolto le attenzioni verso una comunità di romeni che vive in contrada Costa Baira, vicino al luogo dell’omicidio, ascoltando come persone informate sui fatti diversi soggetti, tra cui la romena, M.R.S. di 37 anni, trovata assieme alla figlia minore in un’abitazione di Monterosso Almo in uso a Vlad. Nel corso della perquisizione domiciliare sarebbero stati rinvenuti alcuni indumenti, già lavati, ma con ancora tracce di sangue. Alla polizia il romeno ha confessato l’omicidio ed il movente: un credito di denaro vantato nei confronti della vittima. Salvatore Impeduglia è stato incastrato dopo il riscontro, da parte della Polizia Scientifica, di tracce di sangue su un paio di scarpe trovate nella sua abitazione di Giarratana. Sulla Ford Fiesta utilizzata per la spedizione punitiva, invece, sono state rinvenute macchie di sangue sul sedile anteriore per il passeggero. Anche il complice, messo alle strette, ha confessato. Il procuratore capo di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano, ha chiesto la convalida dei due fermi al Gip.
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