In Sicilia voto anticipato per le amministrative rispetto al resto d’Italia. Nell’Isola dove si andrà alle urne il 21 e 22 aprile. Nel resto d’Italia si voterà, invece, a maggio. L’ eventuale ballottaggio, in Sicilia, si terrebbe il 5 e il 6 maggio. Sono quattro i capoluoghi che andranno al voto: Ragusa, Messina, Catania e Siracusa. In provincia di Ragusa si voterà anche a Modica, Comiso ed Acate. La giunta regionale ha deciso che si andrà al voto anche per le province. Attualmente commissariate sono quelle di Catania, Caltanissetta, Ragusa e Trapani. Questo perchè al momento è stato “congelato”, fino al 31 dicembre, il provvedimento di riforma voluto dal governo Monti sulle province. La Sicilia, essendo a statuto speciale, può però avere una sua autonomia in tal senso. La decisione della giunta regionale ha fatto sollevare un vespaio di polemiche. Il primo ad alzare i toni dello scontro è stato il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che parla di “errore” riferendosi alla data delle elezioni. Critiche anche sulla scelta di far votare per le province. Ma Crocetta risponde: “Non si può sospendere la democrazia. Vogliamo dare il segnale che non vogliamo abolire le province, ma riformarle. Questo si può fare in corso d’opera, non si capisce perchè dobbiamo distruggerle”.