“La cassa integrazione in atto alla Metra Ragusa (da quattro settimane riguarda 111 unità tra operari ed impiegati) rischia di determinare un braccio di ferro con la Fiom e le rappresentanze sindacali unitarie su un’ipotesi di accordo intriso di sacrifici irricevibili per i lavoratori”. Così la Cgil dei metalmeccanici che aggiunge: “La trattativa è ancora in corso; secondo la proposta dell’azienda si chiede di tagliare in modo sensibile le retribuzioni, a fronte di una posizione della Rsu aziendale che invece propone un giorno di lavoro gratis al mese per un anno. Questa proposta però non interessa all’azienda – afferma il segretario generale della Fiom Cgil di Ragusa, Mario Cascone – che vuole solo tagliare le retribuzioni, malgrado a Brescia il problema sia stato risolto facendo slittare alcune scadenze economiche. Perchè la stessa cosa non può ripetersi a Ragusa? Abbiamo trattamenti differenti tra lavoratori dello stesso gruppo, e solo per motivi geografici. C’è distanza nel merito e nel metodo con la Metra, perché a fronte di una crisi che attraversa il comparto non si può pretendere – scrive la Fiom Cgil – che i costi debbano cadere esclusivamente sulle spalle dei lavoratori. Qui si rischiano quattrocento euro su base mensile. La trattativa cominciata il 29 gennaio è in una fase di stallo e le maestranze non possono sopportare il peso di questa situazione per garantire il risparmio della gestione aziendale. Il confronto però continua – scrive la Fiom – e si confida nella chiarezza e trasparenza degli obiettivi; la Metra Rg si è sempre distinta per un rapporto aperto con il sindacato e per essere pronta a risolvere i problemi”.