Ragusa, città che “naviga” sull’acqua, paradossalmente sta vivendo una pesante crisi idrica, a causa dell’incuria nella gestione del territorio e delle falde acquifere. Questo disastro ambientale può e deve essere un occasione per cambiare radicalmente il nostro rapporto con questo bene prezioso. Lo sottolinea Legambiente in una nota, con la quale invita ogni cittadino a dare il proprio contributo per un corretto utilizzo dell’acqua attraverso dei semplici ma efficaci gesti, e non dimenticando di impiegare le stesse accortezze che si usano in casa anche nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro. Ecco l’elenco dei consigli: “Controllare di tanto in tanto il contatore a rubinetti chiusi. Una differenza anche minima significa che c’è una perdita nella rete interna. Assicurarsi che i rubinetti non abbiano perdite e chiudere bene quelli che gocciolano: un rubinetto che gocciola può produrre uno spreco annuo che va da 4.000 a 5.000 litri d’acqua. Verificare il corretto funzionamento dello sciacquone del bagno poiché è responsabile del 30% dei consumi domestici dell’acqua. E’ opportuno scegliere gli scarichi diretti a leva regolabili (consumano 3 volte meno rispetto a quelli a pulsante facendo risparmiare oltre 20.000 litri d’acqua all’anno). Non fare scorrere inutilmente l’acqua – scrive Legambiente – quando ci si lava ed evitare i getti d’acqua troppo forti. Se si lavano i piatti a mano, evitare di lasciare il rubinetto dell’acqua aperto mentre s’insaponano le stoviglie e riservare l’uso dell’acqua corrente al momento del risciacquo. Munire di frangigetto i rubinetti del bagno: il getto risulta arricchito d’aria, consentendo di risparmiare il 40% dell’acqua erogata. Utilizzare lavatrici e lavastoviglie – consiglia Legambiente – sempre a pieno carico, si potranno risparmiare 10.000 litri d’acqua all’anno, ed evitare le ore di punta per l’utilizzo di elettrodomestici. Per la igiene personale è consigliabile fare la doccia piuttosto che il bagno: i 150 litri della vasca diventano solo 30 per la doccia. Usare l’acqua con cui si lava verdura e frutta aggiunge Legambiente – per innaffiare le piante, fornendo così anche un apporto di sali minerali. L’acqua di cottura della pasta è ottima per lavare i piatti. Lavare l’auto usando l’acqua contenuta in un secchio e non quella corrente: si possono risparmiare fino a 130 litri d’acqua. Sensibilizzare l’amministrazione condominiale al controllo del consumo dell’acqua e delle perdite occulte. Limitare, l’irrigazione dei giardini innaffiandoli preferibilmente al mattino e dopo il tramonto, in modo da evitare l’evaporazione d’acqua – conclude Legambiente – che avverrebbe nelle ore più calde. Ridurre il consumo di carne e preferire una dieta a basso impatto idrico come quella mediterranea”.
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