L’Ercole di Cafeo, la pregevole statuetta bronzea del III secolo a.C. custodita al Museo Civico del Palacultura di Modica, dopo sedici anni esce dalla teca dove è custodito (fu trasferita a Modica dall’Istituto nazionale del restauro di Roma la sera del 30 novembre del 1996) per essere esaminato con la tecnica “dell’applicazione di ingegneria inversa”, un processo di raffigurazione in un modello matematico utile per analizzarne le superfici e quindi comprovarne le eventuali criticità operando uno studio approfondito grazie ai venti rilievi a cui sarà sottoposto. Lo studio, ordinato dalla direzione del museo, è stato effettuato dai professori Massimo Oliveri e Gabriele Fatuzzo del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Catania. “L’intervento – dichiara il prof. Massimo Oliveri – ci offre il risultato di una ricostruzione virtuale dell’Ercole sia del negativo che del positivo. In uno o due giorni sarà realizzato il rilievo e per la ricostruzione bastano quindici giorni. Possiamo ricavarne una copia perfetta in quanto frutto di un’applicazione matematica, per intenderci un clone”. Infatti la statuetta è in partenza per gli Stati Uniti e sarà esposta a Malibù, dal 3 aprile al 19 agosto, in seno alla mostra ospitata a Villa Getty dal titolo Sicily: Art and Invention between Greece and Rome. L’Ercole di Cafeo dovrebbe lasciare Modica tra qualche settimana e insieme ad altrettanti capolavori, circa 140 nel complesso e provenienti da ogni parte dell’Europa, testimonierà la presenza del mondo classico in Sicilia; l’isola offrirà all’evento mondiale reperti provenienti da dieci musei. Dopo la trasferta californiana, tutto il blocco museale dovrebbe fare tappa in un museo a Cleveland, in Ohio, sino a novembre 2013. E’ in corso l’organizzazione della stessa mostra a Palermo che dovrebbe costituire il grande evento culturale della Sicilia per gli inizi del 2014. “Fa una certa emozione la partenza dell’Ercole di Cafeo dal nostro museo commenta Annamaria Sammito, assessore alla Cultura – anche per un appuntamento di caratura internazionale di grande prestigio e che da lustro all’immagine della nostra Città. E’ la prima volta che accade ed è per tale ragione che per il periodo dell’assenza, stiamo pensando a far realizzare un clone magari in polimero, quindi una copia perfetta della statuetta, da sistemare nel nostro Museo ed è per questo che abbiamo pensato allo studio a cui abbiamo fatto ricorso”.