“L’ennesimo rinvio del ricorso alle urne elettorali, che avrebbe dovuto dare rappresentanza democratica alla Provincia regionale di Ragusa, mette in seria discussione la tenuta istituzionale di questo ente. Ma a chi giova tutto ciò?” E’ l’interrogativo che si pone il presidente dell’associazione politico culturale “Pensare Ibleo”, Enzo Pelligra, dopo avere appreso i contenuti della decisione assunta dalla Regione di non volere affrontare il problema legato alla rimodulazione delle Province. “A Palermo hanno dimenticato – continua Pelligra – che l’ente di viale del Fante sconta una gestione commissariale che va avanti dal mese di maggio del 2012. E che, così facendo, è destinata a proseguire chissà per quanto altro tempo. Ma che senso ha tutto ciò? La rappresentanza democratica di un ente sovracomunale come la Provincia deve essere garantita, pur se con modalità differenti rispetto al passato, ne conveniamo, magari riducendo il numero degli assessori e dei consiglieri, ma devono essere i cittadini ad esprimere i propri rappresentanti. Così, invece, – scrive Enzo Pelligra – ci accodiamo a situazioni che rischiano derive che nulla hanno a che vedere con il concetto di democrazia. Capiamo il momento di difficoltà, capiamo la necessità di ricorrere alle modalità della spending review, – scrive Enzo Pelligra – capiamo che è arrivato il momento di limitare il ricorso alla politica, ma da qui ad escluderla del tutto ce ne corre. Ecco perché invitiamo il presidente della Regione, senza che lo stesso si lasci condizionare da vecchi e, soprattutto, da nuovi alleati appena entrati nel Parlamento nazionale e prima ancora all’Ars, ad assumere posizioni conseguenti per evitare che questa fase prosegua per chissà quanto altro tempo”.