“E’ il giorno nel quale celebriamo Gesù che si è fatto pane spezzato e sangue versato per donarci la vita. La Cena del Signore nelle ore della sera è il nostro ringraziamento per i grandi doni che Gesù ha lasciato prima di morire: l’Eucaristia, il sacerdozio e il comandamento nuovo dell’Amore”. E’ quanto afferma il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, nell’annunciare le iniziative in programma per il Giovedì santo. Il 28 marzo, dopo la partecipazione, alle 10, alla messa crismale che si terrà in Cattedrale e che sarà presieduta dal vescovo Urso, la cappella dell’ospedale Civile, nel capoluogo, ospiterà, alle 17, la Messa “In coena Domini” con il rito della lavanda dei piedi che sarà animata dai rappresentanti dell’Ordine dei medici, della Fimmg, della Simg, dell’Ipasvi e Cives.
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