Gli uomini della Squadra Volanti hanno arrestato Antonino Daniele Andrea Scarpulla, catanese di 40 anni, residente a Palermo, per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio; inoltre ha commesso tre truffe ai danni di negozi di telefonia di Catania ed una tentata truffa ai danni di un negozio di elettronica di Ragusa.Nel pomeriggio di mercoledì, personale della Squadra Volanti, notava un’auto che si aggirava nei pressi di un centro commerciale con due soggetti a bordo. Dopo aver osservato il comportamento dei due, insospettiti, anche dai continui giri all’interno del parcheggio, gli agenti hanno controllato il veicolo e gli occupanti. Sin dal primo momento i due giovani apparivano particolarmente nervosi. I due hanno detto di essere a Ragusa per motivi turistici e di provenire da Palermo. In auto, i carabinieri hanno trovato due cellulari ancora confezionati. I due hanno detto di averli acquistati, ma non avevano scontrini. Nonostante Scarpulla avesse riferito di non avere documenti, all’interno dei pantaloni i carabinieri hanno trovato una carta d’identità riportante dati completamente diversi da quelli forniti, ma con la sua fotografia. L’uomo a quel punto, essendo stato scoperto, ha fornito le sue generalità complete ed è emerso che si trattava di un truffatore “professionista”, per di più specializzato in reati ai danni di negozi di telefonia ed elettronica. Ben 4 i documenti falsi (carte d’identità) validi per l’espatrio rinvenuti addosso a Scarpulla, motivo che ha permesso di trarre in arresto l’uomo; inoltre era in possesso di 4 patenti false, e 6 tessere sanitarie-codice fiscale. Tutti i documenti era stati falsificati ad arte e solo l’esame attento degli agenti, esperti anche in falso documentale, ha permesso di scoprire tutti i retroscena. A seguito delle indagini, gli agenti hanno scoperto il modus operandi dei due. Scarpulla, in compagnia di O.Z. Di 30 anni, si era recato in due centri commerciali di Catania, prendendo di mira i negozi di telefonia. L’uomo si presentava come architetto, esibiva dei documenti falsi riportanti la sua foto, buste paga anche queste false, stipulava un contratto di abbonamento a servizi telefonici ed otteneva in cambio un telefono cellulare di ultima generazione del valore di circa 700 euro senza alcun anticipo. A Catania gli è andata bene, a Ragusa no.