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10/05/2013 -

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QUEL PASTICCIACCIO SULLE PROVINCE

giovanni-iaconoPer denunciare la confusione creatasi a seguito dell’abolizione delle Province interviene Giovanni Iacono, già consigliere a palazzo di viale del Fante ed ora candidato a sindaco di Ragusa. Scrive Iacono: “A fine aprile del 2012 avevo già lanciato l’allarme per come si stava profilando la soppressione delle province: non era una riforma, ma un rimedio peggiore del male. La Regione, con la finanziaria votata dagli indomiti deputati regionali che abbiamo in provincia, ha tolto alle province il 56 % di fondi, trattenendosi l’addizionale per l’energia elettrica e alcuni fondi. Tutto questo – dice Giovani Iacono – produrrà l’impossibilità di garantire i servizi alle scuole, i servizi sociali, la viabilità, i servizi sul territorio, nelle riserve e all’ambiente. A rischio vi sono anche gli stipendi dei dipendenti. Crocetta e la sua corte di deputati nostrani hanno deciso di far morire per asfissia la provincia, i servizi e l’economia locale. Tutto ciò che sta avvenendo, senza riforma organica, non porterà alcun risparmio per i cittadini ma un aggravio di costi e il caos amministrativo. Come sarà gestita e a chi finirà l’addizionale per l’energia elettrica dei Ragusani e i mancati fondi trasferiti? Alla provincia e alla città di Ragusa in particolare – dice Giovanni Iacono – rimarranno lacrime e disservizi. La Regione mangiasoldi tutto si tiene e si prende. L’esempio di come regni la confusio l’abbiamo con l’acqua. Per l’acqua e gli ambiti ottimali, una legge ha soppresso le province e un’altra li delimita ancora su base provinciale. Siamo – dice Giovanni Iacono – al caos ammistrativo, politico ed economico tra vecchi marpioni della politica che vendono fumo e rivoluzionari via web che stanno ancora ricercando le coordinate satellitari su dove si trovano”.

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