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13/05/2013 -

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Raccolta differenziata a Ragusa. Il racconto di una cittadina

via empedocle differenziataIn una lettera a Tele Nova una cittadina di Ragusa racconta la sua esperienza di raccolta differenziata. “Quando alcuni anni fa il sistema di raccolta differenziata del Comune di Ragusa raggiunse anche via Empedocle, ne fui contenta. Non mi pesava affatto differenziare i rifiuti, avere cinque o sei diversi bidoni in cui raccoglierli, stare attenta a quale tipo di rifiuto gettare via il lunedì, quale il martedì, o il mercoledì… insomma mi andava benissimo, finché una mattina di punto in bianco, dopo appena pochi mesi, cambiò tutto. Invece dei bidoncini colorati di misura media che vengono utilizzati nei condomini, furono piazzati i tradizionali, enormi cassonetti, ben cinque, tutti in fila. Quando chiesi spiegazioni – racconta la cittadina – all’addetto che stava sistemando i “nuovi” cassonetti mi rispose: “Signora, questi piccoli non bastano, ci sono sempre sacchetti dei rifiuti per terra. Mettiamo quelli grandi così potere buttare la spazzatura quando volete”. E così fu… nel senso che da quel momento chiunque getta via la spazzatura, di qualsiasi tipo, a qualunque ora, e da tutto il quartiere. Insomma il sistema della raccolta differenziata è saltato del tutto, i cassonetti traboccano di rifiuti di ogni genere, dalle zone circostanti – scrive la cittadina – la gente arriva in macchina, si ferma, deposita cinque o sei buste di spazzatura, e se ne va. Non importa più quali rifiuti saranno prelevati il mercoledì o il giovedì, e capita perfino di aprire il cassonetto dell’umido e trovarci dentro una rete da letto, che non credo possa essere definita rifiuto organico. Le foto che ho inviato, sono solo alcune della collezione, perché l’angolo all’incrocio con la centralissima via Archimede, proprio davanti a un prestigioso negozio di arredamento, si presenta spessissimo così. Un esempio di “civiltà” – aggiunge – da parte di chi ha trasformato quest’angolo in una discarica in pieno centro cittadino, e cioè da una parte coloro che gettano i rifiuti senza alcun criterio, dall’altra i responsabili di un servizio che chiamano ancora, con spudorata presunzione, “raccolta differenziata””.

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