Sono un elettore che ha sempre votato a sinistra.
Due anni fa ho seguito con simpatia Sergio Guastella, ho stima per Giovanni Iacono e per Platania. Ho alcune perplessità su Grillo ed il suo Movimento.
Dopo l’innaturale e sciagurata scelta del gruppo Calabrese di portare il PD sul maggiorente di Totò Cuffaro, era obbligo etico e politico che Platania e Iacono unissero le loro forze, in partenza certo non preponderanti, per dare una speranza ed una dignità alla sinistra in questa città. Ciò non è avvenuto.
Il rimpallo di responsabilità classico in questi casi, poco interessa. Le responsabilità e l’onere, ricade parimenti in capo a tutti e due. Ora entrambi narrano di esaltanti campagne e di grande entusiasmo e seguito. Al netto dell’adrenalina di campagna elettorale e la conseguente sopravvalutazione, tutto ciò non sembra, se solo visto con obbiettività.
Due Formazioni senza prospettiva a rischio quoziente di sbarramento nelle liste, con qualche numero in più forse sulle candidature.
Non vorrei continuare a campare democristiano… Cosentini – Antoci, bella prospettiva.
Ho visto in questa campagna elettorale, finalmente chi sono questi dei 5 Stelle a Ragusa. Certo non esperti della politica, certo non il massimo per conoscenze amministrative, ma comunque persone intelligenti, in buona fede, di buon senso ed equilibrati.
Ho visto che godono di un consenso diffuso, distribuito orizzontalmente. Sicuramente non confermeranno i voti di 3 mesi fa (16500 elettori) cioè oltre il 40%, ma spero che terranno comunque abbastanza da poter insidiare il secondo posto di ballottaggio.
Questa città deve cambiare, liberarsi, dall’oppressione vetero-democristiana, per farlo in democrazia ci vogliono i voti e al di la della propaganda, Iacono e Platania, sono fuori da questo obbiettivo e la loro scelta non da speranza.
Voterò , superando le mie resistenze, Federico Piccitto, nella speranza di vedere un tempo, anche confuso, ma comunque nuovo.
Marcello Cappello