“La scuola dei tagli, dei precari, del dimensionamento, degli edifici fatiscenti, dell’autonomia (che ha prodotto scuole di serie A e scuole di serie B), dell’impoverimento della professionalità dei docenti, del genitore che schiaffeggia il professore (colpevole di avergli bocciato il figlio) e ora purtroppo scuola della morte”. Lo scrive il professore Salvatore Cilia responsabile settore scuola del Partito Democratico di Vittoria che aggiunge: “Il ministro manderà degli psicologi nella scuola teatro del criminoso episodio, ma credo che non riusciranno a sanare lo strazio e il senso d’impotenza che accompagnerà loro e tutti i docenti per il resto della loro vita. La scuola non ha bisogno di cure parapsicologiche o di solidarietà di facciata; alla scuola e, soprattutto, ai docenti, serve il riconoscimento del loro ruolo, importante e difficile, che svolgono con professionalità, abnegazione e serietà. Le ore successive al dramma consumatosi nell’Istituto Pappalardo mi hanno annichilito e scrivo queste cose – dichiara Salvatore Cilia del Pd – con la morte nel cuore non trovando le parole per manifestare cordoglio e vicinanza alla famiglia della povera collega. Spero che questo drammatico evento possa fare rinascere nello Stato e nell’opinione pubblica l’importanza e il rispetto dell’Istruzione. La scuola non ha bisogno di grandi riforme, ma di collaborazione e consapevolezza del ruolo fondamentale che svolge per i nostri figli. Una riforma non scritta ma impressa nelle nostre coscienze, che faccia uscire la scuola dal tunnel dell’indifferenza e della precarietà a tutti i livelli. Mi piacerebbe – scrive il professore Salvatore Cilia – definirla “Riforma Nobile”, in memoria della nostra cara collega”.
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