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28/06/2013 -

Società/

Ragusa, la metropolitana che non c’è

stazione ferroviaria ragusaNon c’è stato programma elettorale dell’ultimo decennio che non abbia fatto riferimento allo studio di fattibilità della metropolitana di superficie, e candidato che non abbia sventolato il progetto ai quattro venti, lasciando intendere ai suoi potenziali elettori, che avrebbe fatto di tutto per realizzarlo. Ma ad onor di coerenza, gli unici titolati ad esporre alla pubblica visione lo studio di fattibilità della metroferrovia a Ragusa, finanziata tre volte e mai realizzata, in realtà sono i componenti del Cub Trasporti e del Comitato per il rilancio delle ferrovie, gli unici, che da anni, si sono davvero battuti alla Regione, al Comune e alla Provincia, nello strenuo, e sinora inutile, tentativo di coinvolgere le varie amministrazioni, affinchè prendessero a cuore il progetto. E infatti, venerdì mattina, in piazza Matteotti, esattamente come era avvenuto un anno fa in via Napoleone Colajanni, lo studio di fattibilità è stato esposto, divenendo il protagonista di questa seconda provocatoria inaugurazione della fermata della metroferrovia, stavolta in piazza Poste. “Siamo qui a sensibilizzare le coscienze dei cittadini e dei politici – dice il coordinatore del Cub Trasporti, Pippo Gurrieri – e abbiamo scelto di inaugurare la fermata di piazza Matteotti, proprio nel punto che si trova sopra la galleria elicoidale ferroviaria, laddove si sarebbe dovuto realizzare un ascensore”. Come il primo di luglio del 2012 i promotori hanno esposto anche la segnaletica con la “M” maiuscola in rosso, per indicare la fermata della metro, la scritta Metrofer Ragusa, l’elenco delle 12 fermate che si snodano lungo il percorso di 17 chilometri di tratta ferrata, che collega, di fatto, i due centri storici di Ragusa e le zone urbane a quelle più periferiche, come Cisternazzi e Puntarazzi. Una provocazione lanciata, l’anno scorso, alla vecchia amministrazione locale, che in un convegno sulla mobilità aveva promesso che avrebbe avviato una collaborazione con le università per giungere a un progetto definitivo. La nuova amministrazione comunale ci va con i piedi di piombo. “Non posso negare che nel nostro programma politico il progetto di metropolitana di superficie non sia stato caldeggiato – afferma il neo assessore ai Lavori pubblici, l’architetto Stefania Campo – e devo dire non solo questo progetto ma anche altri di mobilità alternativa per trasformare Ragusa in una città contemporanea. Gli obiettivi di una viabilità alternativa sono prioritari. Dobbiamo comunque fare i conti con un finanziamento la cui disponibilità va verificata. Posso solo dire che questo tema è prioritario per questa amministrazione, come prioritaria è la visione della ferrovia come patrimonio collettivo”.

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