Nei giorni scorsi sono stati diffusi dalla Questura, con giusta soddisfazione, i primi positivi risultati ottenuti dai poliziotti nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio “Estate Sicura 2013”. “Quello che abbiamo il dovere di aggiungere” – afferma Giorgio Pluchino, segretario provinciale del Silp Cgil – “è che questo piano straordinario, così come troppe altre “eccezionalità” che di eccezionale hanno ben poco, deve essere assicurato con risorse assolutamente ordinarie, che consentono appena di far fronte alle numerose e variegate richieste della cittadinanza.” Non a caso, da ultimo la scorsa settimana, il sindacato di polizia Silp ha lanciato un allarme alle istituzioni sulla preoccupante situazione della dotazione di uomini e risorse degli uffici della Polizia di Stato in provincia di Ragusa. Segnale che è stato raccolto dalla Senatrice Padua, che si è subito attivata presso il Ministero degli Interni per la soluzione del problema. “Non vogliamo fare dell’inutile allarmismo – prosegue Pluchino – ma non possiamo nascondere che le risorse sono obiettivamente insufficienti: troppo spesso i servizi, prima di tutto di controllo del territorio e di pronto intervento, oltre che quelli di ordine pubblico, possono essere assicurati solo ricorrendo a poliziotti che normalmente svolgono altri compiti, con inevitabili ripercussioni negative su altri settori e sui servizi dovuti ai cittadini. E frequentemente accade che i poliziotti, pur di non bloccare l’attività del loro ufficio, facciano l’uno e l’altro, sperando che alla fine del mese ci siano abbastanza fondi per tutto il lavoro straordinario effettuato. Poliziotti – scrive il sindacato Silp – che vengono impiegati anche per i servizi di vigilanza presso il Centro di Primo Soccorso ed Assistenza per migranti di Pozzallo, che al momento in cui scriviamo è operativo – scrive il sindacato di polizia Silp – pressoché ininterrottamente da quasi due mesi, con la presenza, anche contemporanea, di migranti appena sbarcati, altri richiedenti protezione internazionale e altri ancora destinati al rimpatrio, con tutte le difficoltà operative che ne conseguono. A tutto ciò si sono aggiunti i servizi presso l’aeroporto di Comiso, per il quale, al momento, abbiamo solo una promessa di trasferimento di personale per il prossimo autunno. Possiamo definire tutto questo esigenze straordinarie?”. Il Silp crede di no. “Si tratta di situazioni ormai consolidate, e per fronteggiarle non c’è altro modo che trovare soluzioni definitive e strutturali, e non emergenziali e temporanee”.
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