Durante l’attività di contrasto alla pesca di frodo nelle acque antistanti la frazione di Scoglitti, che i Carabinieri del battello pneumatico, dislocato in quel porto, eseguono, un 38enne catanese disoccupato e pregiudicato è stato sorpreso in possesso di 1.200 ricci di mare. La pesca di questi organismi marini, in numero superiore a 50 unità, viola le disposizioni del Decreto Legislativo del 2012 concernente le “Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura”, entrata in vigore nel febbraio 2012 al fine di dare corretta attuazione ai criteri ed agli obiettivi previsti da alcuni regolamenti comunitari istitutivi di un regime europeo per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale. La legge prevede una sanzione amministrativa da euro 2.000 a 12.000 euro per chiunque viene sorpreso a pescare quantità superiori a quelle autorizzate, per ciascuna specie, dalla normativa comunitaria e nazionale. Nello specifico, il soggetto colto in fallo è stato sanzionato per un valore di euro 4.000 dai militari operanti. L’intero quantitativo di pesce è stato sottoposto a sequestro. Secondo Legambiente la pesca di frodo è aumentata dell’8,6% nel 2012, rispetto all’anno precedente, un fenomeno illegale che pesa per il 39,7% sul totale degli illeciti commessi contro i mari e le coste italiani.
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