La settima arte quest’anno farà da padrona assoluta al premio “Ragusani nel Mondo”. Tra i cinque premiati c’è l’attrice Valeria Solarino, c’è il premio speciale alla fiction “Il commissario Montalbano”, con la presenza del regista Alberto Sironi, e ci sono i due premi alla carriera per gli attori Marcello Perracchio e Roberto Nobile. Ma le sorprese non finiscono qui. Ci sarà un altro premio speciale per “Terramatta”, lo straordinario film documentario prodotto da Chiara Ottaviano in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà e diretto dalla regista Costanza Quadriglio e con la voce narrante di Roberto Nobile. Il docufilm prende spunto dall’omonimo racconto autobiografico del chiaramontano semianalfabeta Vincenzo Rabito. Recente vincitore ai Nastri d’Argento, è stato dichiarato “il miglior documentario dell’anno”. Lo chiamavano don Vincenzo, con un titolo onorifico che gli apparteneva non per ceto, ma per rispetto alla sua figura. Era un signore che aveva trascorso larga parte della sua vita “molta maletratata e molto travagliata e molto desprezata”. Nato povero, cresciuto e vissuto fra mille espedienti, Vincenzo fu appassionato testimone della “bella epica”, quella dei suoi figli e della fortunata gioventù degli anni sessanta e settanta. Con compiacimento constatava come la generazione dei suoi figli potesse godere di quello che alle precedenti generazioni di poveri era stato negato: il benessere e la pace prima di tutto, ma anche la possibilità di giocare e studiare, di appassionarsi alla poesia e ai viaggi, di conoscersi e coltivare affetti. Era il progresso. Un traguardo che anche lui aveva contribuito a raggiungere, con la sua ostinazione a non rassegnarsi, con la sua capacità di lavoro, di rischio e di fatica, con la sua determinazione a garantire un futuro migliore per i figli attraverso la scuola. Sulla scia del recupero della storia, seguendo dunque la filosofia del docufilm, Chiara Ottaviano sta lavorando alla creazione dell’Archivio degli Iblei, il portale internet sulla storia iblea del passato. Ma sul palco dei “Ragusani nel Mondo”, il prossimo 3 agosto in piazza Libertà a Ragusa, si parlerà anche di altre importanti produzioni cinematografiche. La direzione del premio ha voluto invitare la casa di produzione Arà che ha girato a Scicli e Modica il film “Italo” dedicato al famoso cane randagio di Scicli, divenuto mascotte dell’intero paese. Il randagio che andava ai funerali e ai matrimoni, che accompagnava i turisti quasi guidandoli nei percorsi più suggestivi, è infatti al centro della storia del film girato nelle scorse settimane in terra iblea con la regia di Alessia Scarso e con attore protagonista Marco Bocci. Il film, in prossima uscita, è già stato caso studio nel primo giorno del Taormina Film Fest e proprio nei giorni scorsi ha avuto un grande spazio al Giffoni Film Fest, il festival più importante al mondo di cinema per ragazzi. Sarà la produttrice Roberta Trovato a salire sul palco del premio e a presentare in anteprima una clip tratta dal backstage e l’iniziativa di beneficenza che è stata avviata grazie alla collaborazione con Petra Toys e l’Enpa. E’ stato infatti realizzato un peluche che riproduce le sembianze fisiche di Italo. Sarà venduto dai volontari dell’Enpa in tutta Italia per raccogliere fondi contro il randagismo. Durante la serata saranno inoltre presentate altre esperienze cinematografiche che sono nate in provincia di Ragusa, come il film “Revolver” realizzato praticamente in casa senza alcun finanziamento.