“Alla ripresa dell’attività sindacale, subito dopo il periodo feriale, chiederemo un incontro urgente agli Enti preposti – in particolare il Comune di Ragusa, sotto l’egida di garanzia della Prefettura di Ragusa e con il coinvolgimento dell’Ance – perché si faccia il punto sullo stato burocratico e progettuale dei numerosi – troppi !- lavori pubblici che sia pure finanziati non riescono a decollare”. Questa la rivelazione sull’inefficenza del passato da parte della Cgil che spiega: “Si tratta di opere, medie e piccole, di immediata cantierabilità in grado di dare respiro al settore dell’edilizia cittadina e all’indotto artigianale che vi ruota attorno, settore primario e indotto asfissiati da una crisi lancinante che ha fatto registrare la perdita di centinaia di posti di lavoro. Stiamo parlando di ben sei opere pubbliche per un totale di 8 milioni e 600 mila euro che riguardano essenziali strutture e importanti servizi per la collettività della città di Ragusa. Nello specifico si tratta della manutenzione ordinaria del depuratore di contrada Lusia; della manutenzione del campo ostacoli per l’equitazione; della riqualificazione del campo di rugby; della ristrutturazione del campo sportivo ex Enal; della ristrutturazione dell’impianto sportivo “Ottaviano”; della messa a norma della palestra comunale. Non staremo certo a guardare se, – scrive la Cgil di Ragusa – nell’arco di un ragionevole ma breve periodo di tempo non si rimuoveranno tutti gli ostacoli che ad oggi si frappongono all’inizio e al completamento dei lavori in questione. Siamo già pronti a intraprendere iniziative eclatanti e clamorose per sbloccare le procedure e nello stesso tempo per denunciare ritardi e inefficienze, qualora acclarate. Ce lo impongono gli edili che hanno perso il lavoro”.
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