È stato convalidato venerdì mattina dal Tribunale di Modica l’arresto del cittadino tunisino eseguito il 6 agosto dai Carabinieri della Stazione di Pozzallo. Mohamed Krifa, pescatore di 38 anni, già arrestato l’anno scorso nel corso di una operazione contro l’immigrazione clandestina e poi sottoposto agli arresti domiciliari, nei mesi scorsi era stato autorizzato dalla magistratura modicana a recarsi giornalmente presso il molo di Sampieri per lavorare a bordo di un peschereccio del posto, ma il 6 agosto si è allontanato da casa in difetto dell’autorizzazione per recarsi presso il porto di Pozzallo ove, brandendo una lunga catena, dopo aver minacciato di morte alcuni pescatori sciclitani con cui aveva avuto un violento alterco nei giorni scorsi, ha danneggiato l’autovettura di uno di loro, distruggendone i finestrini, danneggiandone la carrozzeria, rompendo lo schienale di un sedile, prima di darsi a precipitosa fuga verso Scicli ove dimora il suo datore di lavoro e non verso il luogo ove avrebbe dovuto prestare la sua attività lavorativa. Lo straniero è accusato di evasione dagli arresti domiciliari, rissa, ingiuria, minaccia aggravata, danneggiamento aggravato, porto di oggetti atti ad offendere.