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06/09/2013 -

Ambiente/

LA PICCOLA APOCALISSE DI MICENCI

“Micenci, la spiaggia di Donnalucata, durante il periodo greco, con la sua fonte di acqua dolce protetta da un muretto di pietra e alla cui custodia stavano due soldati, con il suo dorato e soffice arenile, sicuramente doveva essere luogo di impareggiabile bellezza se fino a poco tempo fa, nonostante l’antropizzazione spietata, riusciva ancora a suscitare stupore tra residenti e turisti”. Così inizia la nota del “comitato cittadini uniti a tutela dell’ambiente e della salute di Scicli” in cui si legge: “Fino a poco tempo fa purtroppo, perché la sorgente di acqua dolce sulla riva del mare, simbolo di Donnalucata, non è più distinguibile all’interno di quel pantano composto da acque stagnanti e fango sabbioso che ha preso il posto dello arenile. Come può essere accaduto? Non entrando nel merito delle cause che hanno determinato il danno ambientale ci interessa – scrivono alcuni cittadini di Scicli organizzati in comitato – evidenziare l’assenza e la latitanza degli enti pubblici preposti a far fronte a disastri ambientali di questo tipo. Gli assessorati all’ambiente a tutti i livelli (regionale, provinciale, comunale), il Genio Civile, sono tutte istituzioni che hanno il dovere di farsi carico del problema, intervenire e trovare una soluzione. Le condizioni igienico-ambientali diventano di giorno in giorno sempre più gravi, perchè le acque di falda (la cui commistione con le acque di scarico fognario bisognerebbe escludere con urgenza) si sono infiltrate al di sotto e fin dentro le civili abitazioni. Ora, memori di altri drammi accaduti in altre borgate, – scrive il Comitato cittadino a difesa dell’ambiente di Scicli – non vorremmo che la stessa cosa si ripetesse a Micenci” Il Comitato rivolge un appello al Prefetto di Ragusa perché si faccia promotore di una conferenza di servizio con tutti gli enti.
spiaggia micenci

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