Alla fine dello scorso anno gli asili nido comunali di Ragusa hanno chiuso anticipatamente il 15 giugno per mancanza di personale. Lo sforamento del patto di stabilità, tra l’altro, oggi non permette la possibilità di potere nominare supplenze, né poter fare assunzioni, neanche con progetti, perché significa tentare di eludere il patto di stabilità. “La mancanza di personale, 5 educatrici e 13 ausiliari ed il fatto che le unità in servizio durante l’anno si assentano per usufruire della legge 104 e la difficoltà di preventivare la mancanza di personale per malattia e ferie, compromette seriamente – afferma in una nota, l’assessore alla Solidarietà Giovanni Brafa – l’apertura degli asili nido. Stiamo lavorando quindi per riuscire a trovare personale ausiliario al fine di garantire l’apertura di tutti gli asili e potrebbe esserci anche il rischio di sacrificare l’apertura di un solo asilo con il minor numero di frequenze”. L’asilo da sacrificare sarebbe quello di Ibla. “Considerando il numero del personale oggi in forza non si può dunque garantire la frequenza dei nuovi iscritti. Questa comunque è una situazione di assoluta e momentanea emergenza. Col nuovo anno – conclude l’assessore – si potranno infatti rimodulare gli asili e magari aumentare le ore di apertura, utilizzando i 681 mila euro dei Pac per il distretto 44”.