Più che trasferimento bisognerebbe chiamarlo esodo visto che, tutti i 12 infermieri dell’Unità operativa di Chirurgia dell’ospedale Civile di Ragusa, sono stati trasferiti in altri reparti. E dato che la nota di servizio emessa venerdì dal commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale 7 di Ragusa, Angelo Aliquò, è praticamente inappellabile – alla richiesta di incontro dei sindacati e alla istanza di sospenderla, il funzionario regionale ha espresso un netto rifiuto – bisognerebbe chiamarlo “esilio”. I 12 infermieri della Chirurgia non sono gli unici destinatari del provvedimento contestato. Se in 12 escono altri 12 dovranno entrare. Quindi un’altra dozzina di infermieri dovranno abbandonare il reparto nel quale lavoravano. I 24 operatori sanitari non hanno preso bene la notizia del trasferimento e si sono subito rivolti ai sindacati che, dopo aver tentato, invano, la strada del confronto, hanno deciso di indire per sabato prossimo, alle 10, una assemblea di tutto il personale infermieristico dei presidi ospedalieri di Ragusa. “E’ un fatto scabroso – commenta senza mezzi termini il responsabile delle Politiche sanitarie della Cgil, Angelo Tabbì – adottare una politica del personale così sbagliata, senza tenere in considerazione il fattore, invece importantissimo, della valorizzazione del personale. Non è possibile che tout court si faccia un simile trasferimento di massa di personale. Ci sono delle regole stabilite da rispettare. Questa vicenda poteva essere gestita in maniera ben diversa osservando i regolamenti e senza creare tutto questo disagio”. I sindacati Fp Cgil, Fp Cisl, Fsi, Fials, Nursind e Ugl bocciano il provvedimento del commissario Aliquò e in una nota nella quale annunciano l’assemblea di sabato “dissentono dal metodo adottato dal commissario, e rilevano l’assenza di confronto e la mancata informazione” e definiscono l’esecuzione del provvedimento un vero e proprio “smantellamento”. Rincarando la dose ritenendo “l’atto gravissimo che lede la proessionalità del personale infermieristico e viola le norme contrattuali, senza considerare i gravi disagi all’utenza e l’eventuale aumento del rischio clinico”. La disposizione di Aliquò è stata infatti motivata proprio da “funzionalità, efficienza ed efficacia”. Ed è proprio questa motivazione che suscita una presa di posizione del Collegio provinciale degli infermieri (l’Ipasvi) che, in un documento fortemente polemico, pone un interrogativo: “La disposizione di servizio non contenendo ulteriori specifiche se non quelle generiche legate alla funzionalità, efficienza ed efficacia, indica gli infermieri trasferiti come non funzionali, non efficienti e non efficaci? Se la risposta è si, il tutto sarebbe in netta contraddizione con il risultato raggiunto negli ultimi anni dai medesimi infermieri nelle valutazioni ricevute per il sistema incentivante aziendale”. Il nuovo corso è in realtà iniziato già da qualche mese con i trasferimenti che hanno interessato il personale medico. Bisogna ricordare che circa 3 anni fa è cambiato il primario, quando il dottore Civello venne coinvolto in un’inchiesta giudiziaria. In Chirurgia arrivò il professore Minutolo dell’Università di Catania, presente a Ragusa circa tre volte alla settimana. Prima dell’estate l’aiuto anziano Antonacci è stato trasferito all’ospedale di Vittoria e nel frattempo il dottore Iozzia è stato trasferito a Modica. Nel contempo il dottore Ambrogio da Scicli è stato trasferito di nuovo a Ragusa e così anche il dottor Rosso che da Modica è tornato al Civile. Poi è stata trasferita la caposala, e il 5 settembre è arrivato il nuovo primario in comando (è di ruolo a Taormina) dottore Rosario Blandino.
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.