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02/10/2013 -

Società/Solidarietà/

Il sindaco di Pozzallo dopo gli sbarchi ed i morti: “Gli italiani meritano di più dal loro Governo”

luigi ammatuna“Le immagini della tragedia alle quali abbiamo assistito nei giorni scorsi sulle nostre coste hanno fatto il giro del nostro Paese. Immagini e sequenze da vera e propria guerra civile. Non si può più rimandare una seria riflessione – scrive il sindaco di Pozzallo congiuntamente al presidente del consiglio comunale della cittadina rivierasca – sulle cause della profonda disperazione che travolge nel proprio paese di origine la vita di migliaia di essere umani ai quali non resta altra scelta che sfidare il cimitero liquido del Mediterraneo, sapendo quali sono i rischi di morte che portano fino alle nostre coste. Rischi purtroppo accettabili per chi fugge dalla guerra, dalla miseria, dalla disumanizzazione della violenza di regimi dittatoriali come quello del presidente dell’Eritrea, nazionalità da cui provengono la maggior parte dei migranti approdati a Sampieri. Gli osservatori più audaci piangono solo adesso lacrime di coccodrillo, – scrive il sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna – dispensando frasi di circostanza, magari per nascondere un silenzio che dura da anni sulle reali motivazioni che inducono i Governi dei Paesi democratici ad abbandonare le Nazioni del Corno d’Africa al loro destino. Il Maresciallo dei Carabinieri Carmelo Floriddia ci ha dato una grande lezione di civiltà, quando ha raccontato di aver prestato soccorso a dei cittadini semplicemente non italiani, non a dei clandestini. Il gesto di solidarietà dei bagnini e dei semplici cittadini che hanno prestato soccorso e salvato vite umane, – scrive il sindaco di Pozzallo – e la smisurata umanità di tanti miei concittadini che hanno donato abiti, scarpe, giocattoli, a coloro che sono ospitati al Centro di Accoglienza rendono evidente una cosa: gli italiani meritano di più dal loro governo. La politica di indifferenza adottata dal nostro Governo non rispecchia la volontà di chi è governato. Una politica fatta solo di respingimenti, di assenza di corridoi umanitari per le emergenze, di assenza di politiche di cooperazione degne di questo nome, non è in grado – scrive il sindaco di Pozzallo – di rimuovere le cause per le quali tanta gente è costretta a fuggire dal proprio paese sfidando la morte. Il nostro Governo prenda coscienza che il gigantesco giro di affari creatosi per il commercio (legale) internazionale di armamenti è incompatibile con una seria politica di risoluzione dei conflitti in quelle parti del mondo da cui provengono queste persone. Il Rapporto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui lineamenti di politica del Governo in materia di esportazione, importazione e transito dei materiali d’armamento del 2011 ci risulta – scrive il sindaco di Pozzallo – semplicemente disumano, dato che vengono snocciolati numeri (3 miliardi di euro di affari) come se si trattasse di un qualsiasi altro prodotto del made in Italy. Armi che comunque saranno usate dal dittatore di turno per distruggere, rastrellare, ammazzare, demolire, annientare. Armi che costringeranno persone a dover affrontare – scrive il sindaco di Pozzallo – il rischio di annegare pur di salvarsi da tutti i sofisticatissimi ordigni costruiti e venduti da coloro che siedono al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il nostro Governo prenda atto che la recente ratifica del trattato internazionale sulle armi è solo un misero espediente per lavarsi la coscienza. Silenzio e riflessione, oggi davanti alla morte, arrivano – scrive il sindaco di Pozzallo – dalla città che ha dato i natali a Giorgio La Pira, profeta del dialogo, come segno di una sincera pratica di accoglienza e di Pace”.

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