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05/10/2013 -

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Assemblea elettiva quadriennale di Cna Ragusa

Assemblea elettiva provinciale il presidente nazionale Ivan Malavasi“Gli imprenditori del nostro Paese hanno acquisito un minimo di fiducia, pur non avendo numeri che consentano di concretizzare nell’immediato una ripresa. Ma la fiducia è uno degli elementi che consentirà il riavvio degli investimenti”. E’ il messaggio forte arrivato sabato mattina dall’intervento di Ivan Malavasi, presidente nazionale della Cna, durante l’assemblea elettiva quadriennale dell’associazione provinciale di Ragusa. Malavasi è intervenuto al termine della seduta pubblica a cui hanno partecipato i rappresentanti della deputazione nazionale e regionale dell’area iblea, delle associazioni di categoria e sindacali presenti sul territorio, degli ordini professionali, delle istituzioni in genere, dando vita ad un grande momento di confronto sui temi della crescita economica a livello locale. “Tra qualche giorno – ha aggiunto Malavasi – affronteremo i problemi legati alla composizione della nuova legge Finanziaria con il Governo Letta. Due gli obiettivi che ci poniamo: il primo è che non è possibile che noi non agganciamo la ripresa. Detta così sembra quasi che sia solo una questione di volontà. Ma in effetti è un problema di volontà e, soprattutto, di decisioni conseguenti legate – ha detto ancora Malavasi – alla competitività e produttività da realizzare nel Paese. Quelle poche risorse che avevamo dobbiamo concentrarle sul mercato interno – ha detto ancora Malavasi -, quindi abbassamento del cuneo fiscale, cioè del costo del lavoro, perché la gente possa spendere un poco di più. Mentre le risorse che arrivano in modo particolare dall’Europa devono essere destinate ad implementare un Paese che soffre, soprattutto, per la mancanza di infrastruttura e che sconta ancora difficoltà in termini di mobilità delle merci e degli uomini”. Per Malavasi, inoltre, “l’altro obiettivo, che può consentire una ripresa di fiducia nelle istituzioni, è una moralizzazione dell’ente pubblico, della politica, associata alla semplificazione di certe pratiche. Ci sentiamo troppo sudditi e poco cittadini. Dobbiamo invertire la tendenza”. L’avvio degli interventi è stato caratterizzato dalla relazione del presidente provinciale uscente, Giuseppe Massari. “L’assise odierna – ha detto Massari – è stata preceduta da ben 10 assemblee delle sedi territoriali e 8 delle unioni: abbiamo registrato una partecipazione massiccia, sono stati presenti oltre 1.500 associati, vi sono stati circa 250 interventi – ha detto ancora Massari – e sono emerse molte proposte interessanti”. Il presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone, si è soffermato sulla necessità di fare ritrovare lo slancio necessario a “una politica che, soprattutto nella nostra isola, rischia di essere sempre più disattenta alle esigenze delle piccole e medie imprese. Ci servono risposte importanti e ci servono subito – ha detto Cascone -. E’ necessario superare l’impasse di certe questioni burocratiche che, spesso e volentieri, si trasformano in un peso per la crescita economica”. Il segretario regionale di Cna Sicilia, Mario Filippello, ha esordito con uno slogan: “Sosteniamo le imprese per salvare la Sicilia. Perché ci troviamo ad affrontare un cambio epocale che può determinare – ha detto ancora Filippello – un avanzamento o un arretramento definitivo di questa nostra regione. Va cambiato il teorema che ha finora retto il sistema. Il lavoro non è quello pubblico. Il lavoro che deve avere diritto di riconoscimento è quello produttivo”. Il segretario provinciale Cna Ragusa, Giovanni Brancati, ha dato il via agli adempimenti elettivi affinché i delegati possano eleggere i nuovi organismi dirigenti.

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