Il Registro dei Testamenti Biologici del Comune di Ragusa entrerà in funzione, secondo quanto scritto nel disciplinare approvato dalla Giunta Piccitto, il 1° dicembre prossimo, ma già adesso saltano fuori le prime critiche. Il gruppo ragusano dell’Uaar ha infatti scritto al sindaco per chiedere che il modello approvato venga reso facoltativo e che ai cittadini sia permesso di redigere il proprio testamento scrivendovi ciò che vogliono, più o meno come per qualunque testamento di successione sottoscritto davanti ad un notaio. “Se lo spirito del testamento biologico è quello di dare ai cittadini la libertà di autodeterminarsi riguardo al loro fine vita – commenta Massimo Maiurana, referente ragusano dell’associazione – imporre uno schema predeterminato è un controsenso. Ai cittadini andrebbe lasciata ampia discrezione – ha dichiarato ancora Maiurana -, semmai sarà nel momento in cui quanto scritto nel testamento dovrà essere attuato che si vedrà se le disposizioni contrastano con le leggi vigenti in quel momento”. Oltre alla questione di principio, Maiurana evidenzia anche delle conseguenze pratiche che il modello approvato dalla Giunta potrebbe introdurre: “Lo schema attuale non tiene conto della coscienza del testatore, dà piuttosto al medico la possibilità di decidere secondo ‘scienza e coscienza medica’ e, quindi, di avere l’ultima parola. Non solo – ha dichiarato ancora Maiurana -, il divieto si limita inoltre a ‘misure di prolungamento della vita’, il che significa che alimentazione e idratazione forzata non potrebbero essere sospese per nessun motivo”. Ricordiamo che l’istituzione del registro fu approvata dal passato Consiglio Comunale di Ragusa su proposta del Commissario straordinario Rizza. La delibera consiliare delegava la Giunta per redigere il regolamento attuativo, e le successive elezioni amministrative fecero sì che la palla passasse all’attuale amministrazione.
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