“Non abbiamo ancora avuto alcun riscontro alla nota seguita da 170 firme che vi è stata inviata il 3 luglio scorso”. Lo sottolinea in una lettera aperta inviata a presidenti e iscritti degli ordini e collegi professionali di Ragusa il Comitato “Ragusa contro le barriere”. “In questa fase, ancora una volta intendiamo ricordarvi che l’accessibilità, oltre ad essere un diritto di tutti, rimane un obbligo normativo, al quale bisogna adeguare il proprio modo di vedere la vita altrui durante la progettazione, così come lo si fa già in larga parte in altri ambiti per la normativa sulla sicurezza sul lavoro o degli impianti. Il 24 settembre, questo Comitato, – si legge nella lettera – ha chiesto al sindaco di Ragusa, un incontro ufficiale con voi presidenti, finalizzato a risolvere questa situazione in modo ottimale per tutti. Ci aspettiamo delle risposte serie e concrete. Questo invito pubblico che vi abbiamo rivolto è finalizzato ad evitare che la presentazione di dichiarazioni tecniche non rispondenti alla verità continuino a garantire la furbizia – sottolinea il Comitato Ragusa contro le barriere – o magari l’ignoranza tecnica in materia di accessibilità, ponga il cittadino in condizione di dover chiedere la chiusura delle attività aperte al pubblico, così come prevede la normativa”.