Il settore dell’autoriparazione sta subendo in modo significativo le conseguenze della crisi. Lo denuncia la Cna che scrive: “Qualche settimana fa è stato rilevato come nella nostra provincia il parco auto circolante non sia per nulla giovane. Questo potrebbe far pensare che meccanici, elettrauto, gommisti e carrozzieri abbiano un’attività intensa e dinamica dei loro servizi. Non è così. Nei fatti, invece, sono diminuiti i fatturati di molte imprese del settore autoriparazione, così come il personale delle stesse in diversi casi è stato licenziato. La crisi ha agevolato le officine che operano in nero. A questo, da qualche tempo, si è sommato anche l’atteggiamento prevaricante delle compagnie assicurative. Le stesse, oltre a invitare in modo quasi vincolante i propri assicurati a riparare le auto presso una rete personalizzata di attività fiduciarie (officine che spesso offrono prestazioni a tariffe non proprio in linea con i prezzi di mercato), liquidano i sinistri direttamente ai loro clienti. Questi o non riparano la loro auto, intascando i soldi che servono per i bisogni della famiglia, oppure – continua il dirigente Cna Enzo Canzonieri – iniziano a girare per le varie officine cercando di ottenere la riparazione al prezzo più basso possibile. Spesso il mezzo – dice Canzonieri – viene aggiustato alla meno peggio da autoriparatori che operano in nero e ad un prezzo stracciato. E’ veramente singolare: attività che hanno investito in capacità, professionalità, qualità, imprenditorialità, formazione, tecnologia, sicurezza nel lavoro, organizzazione, che consegnano un lavoro garantito, sono mortificate e umiliate da chi possiede un portafoglio significativo di utenti dell’automobile e sfrutta una leva importante, tanto da poter determinare qualsiasi condizione (facciamo presente che assicurare un qualsiasi mezzo è obbligatorio). Di quale libertà di mercato stiamo parlando? Le compagnie assicurative sono nate per assicurare, le imprese di autoriparazione per riparare i mezzi di trasporto. Ognuno deve fare il proprio lavoro: le assicurazioni devono liquidare i sinistri quando vanno liquidati, i carrozzieri – piuttosto che i meccanici, gli elettrauto o i gommisti – devono aggiustare le auto. Il tutto deve avvenire alla luce del sole: liquidando il sinistro a chi ripara l’auto il quale rilascia regolare fattura”. Per affermare questo semplice principio, la Cna presenterà una legge di iniziativa popolare e avvierà una raccolta di firme tra imprese e cittadini per sostenerla e promuoverla ai vari livelli istituzionali.