“Il caso denunciato dall’imprenditore agricolo Angelo Giacchi, che da martedì ha iniziato lo sciopero della fame davanti alla Prefettura di Ragusa, deve essere portato all’attenzione del Governo. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere cosa si intende fare per risolvere il problema”. Così, in una nota, il senatore di Grandi Autonomie e Libertà che spiega: “C’è da capire come e perché sia possibile che le procedure esecutive, con le relative aste, siano più rapide di quelle che il cittadino attiva nei confronti degli istituti di credito per chiedere ai giudici quale sia il loro reale debito. E’ accaduto e accade ancora, infatti, che in certi casi le banche abbiano applicato degli interessi sugli interessi già dovuti – spiega Mauro – facendo ulteriormente lievitare l’ammontare del debito. E’ una pratica scorretta, cosiddetta anatocismo, sulla quale la legislazione vigente, nonostante tenda a non approvarla, non è del tutto chiara. Così i cittadini o gli imprenditori – spiega Giovanni Mauro – si ritrovano a dover far fronte a richieste di danaro superiori a quelle dovute. Però, mentre si cerca di far accertare questo aspetto con delle azioni legali, la procedura esecutiva forzata non viene sospesa, creando delle situazioni di disagio particolarmente gravi”.
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