Un carabiniere libero dal servizio ha inseguito e arrestato tre persone che avevano appena commesso un furto. E’ accaduto sabato pomeriggio, mentre il sottufficiale era intento allo shopping insieme alla moglie, presso la filiale ragusana di una catena di articoli sportivi. Giunto presso le casse ha notato tre giovani che, mentre uscivano apparentemente senza merce, venivano garbatamente “intercettati” da un addetto alle vendite che li invitava a fermarsi e a seguirlo. Evidentemente il commesso li aveva visti mentre si nascondevano la merce addosso e voleva procedere alle verifiche del caso. Per tutta risposta i tre, allungando il passo, hanno guadagnato l’uscita. Il carabiniere ha allertato telefonicamente i colleghi della centrale operativa e nel frattempo ha inseguito i tre giovani sino al parcheggio del centro commerciale. Quando i giovani hanno raggiunto un’autovettura sono stati bloccati dal sottufficiale e immediatamente dopo dalla pattuglia radiomobile. I militari hanno proceduto alla perquisizione personale e della vettura, e in quest’ultima hanno trovato diverse paia di scarpe, guanti e lacci per scarpe appena rubati presso il negozio di articoli sportivi, per un danno di alcune centinaia di euro. I militari hanno poi scoperto che mentre uno dei tre era già stato beccato a rubare alcolici presso un centro commerciale di Tremestieri Etneo, gli altri due erano stati scarcerati 48 ore prima dai Carabinieri di Misterbianco dove, presso un negozio d’abbigliamento, avevano rubato 12 paia di jeans e 5 felpe ed erano stati arrestati in flagranza insieme a 4 connazionali. Uno di questi due era stato già beccato a rubare 4 mesi fa presso un’altra filiale della stessa catena a Pordenone, in Friuli Venezia Giulia. I militari di Ibla hanno quindi arrestato i tre rumeni, il trentaquattrenne Vlad Magarie, il ventenne Dragos Catalin Stefan e il trentaduenne Ion Cristache, tutti e tre domiciliati a Comiso, disoccupati, coniugati e già noti alle forze dell’ordine. Avvisato il Pubblico Ministero di turno, il dott. Gaetano Scollo, della Procura della Repubblica di Ragusa, i tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
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