L’amministrazione comunale di Ragusa rispedisce al mittente le critiche dell’opposizione sul Bilancio di previsione approvato qualche giorno fa. “Non accettiamo lezioni e non ci faremo intimidire”. Il riferimento del sindaco, Federico Piccitto, è alla minaccia di parte dell’opposizione di rivolgersi alla Corte dei Conti. “Andiamoci insieme”, ha replicato il primo cittadino, con riferimento alla gestione della passata amministrazione. E’ toccato all’assessore alle Risorse economiche, Stefano Martorana, ribattere alle critiche della minoranza. Ha chiarito che i 350mila euro derivanti dalla tassa di soggiorno andranno interamente per il turismo, divisi tra spese correnti (depliant, apertura delle chiese) e spese di investimenti, come la realizzazione di pensiline per accogliere i turisti al Pala Zama dove c’è la fermata dei bus. Nessuna irregolarità, ha aggiunto Martorana, per quanto riguarda le somme appostate per gli Lsu. Somme appostate due volte, aveva lamentato l’opposizione, ma l’assessore ha spiegato che questo è legato al fatto che il bilancio si è approvato a fine anno. Ed ha ribadito che non esiste alcun problema per il pagamento degli stipendi dei lavoratori. Si è parlato anche di debiti fuori bilancio, prodotti dalle precedenti gestioni. Si parla di circa un milione e mezzo di euro. “Perché queste somme non sono state inserite come debiti maturati nel 2011? Perché, ad esempio, la precedente Amministrazione in quell’anno non ha pagato la quota di 25 mila euro per il Corfilac?” – si è chiesto Martorana. Tasto dolente anche il recupero dell’evasione. Riferendosi al precedente bilancio, ha detto: “Perché si è inserita la cifra di recupero dell’Ici pari a un milione e mezzo di euro e poi si è recuperato poco più di 100 mila euro? L’unico motivo era forse quello di non aumentare le tasse ma il bilancio non era dunque ben equilibrato”, ha detto Martorana. Niente tagli per i servizi sociali, ma una diminuzione delle somme del bilancio in quanto, per anziani e minori, sono arrivati fondi, pari a circa 1,2 milioni di euro, dai piani di azione e coesione. Infine, la questione del “tesoretto”. “Non c’è da nessun parte – hanno chiarito sindaco e assessore -. E nel consuntivo si vedrà chiaramente”. Piccitto ha concluso: “Noi stiamo risanando il Comune. Il nostro lavoro va in questa direzione. Accettiamo ogni intervento che miri a questo obiettivo, ma non accettiamo lezioni di correttezza e legalità, perchè noi ci sentiamo diversi da tutto ciò che ci ha preceduti”.