“L’occhio di un grande fratello veglia da qualche giorno contro la criminalità”. Inquietante pensare che il clima di 1984 renda sereno un sindaco, e, comunque, tralasciando Orwell, l’attivazione delle telecamere è una buona notizia. Il sistema presidia gli ingressi di Scicli e le vie di fuga. Un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno nella scorsa legislatura e attuato dalla Prefettura di Ragusa. Il sistema è pienamente operativo: gli occhi elettronici sono infatti in grado di vedere anche di notte, il sistema è integrato sia da telecamere basculanti, in grado di roteare di 360 gradi, in maniera anche telecomandata e con possibilità di zoom, sia da telecamere leggitarghe, che incamerano tutti i numeri di targa in entrata e in uscita dalle arterie stradali. Ci sono anche le telecamere cosiddette “di contesto”, ovvero le panoramiche, che inquadrano campi molto larghi. Le immagini vengono videoregistrate, incamerate e monitorate da una regia centrale. “Scicli, nel corso degli anni, ha conosciuto gli incendi alle auto e ai cassonetti, gli atti vandalici e più raramente le rapine – commenta il sindaco Franco Susino-. Oggi, grazie a una rete di controllo capillare, diurna e notturna, la città è presidiata, e chi delinque potrà finalmente essere acciuffato in tempo reale”.
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