Un disegno di legge che risponda ad un sentimento assai diffuso tra i cittadini e titolari di attività di autoriparazione (carrozzieri, meccanici, elettrauti e gommisti). E’ quello presentato sabato scorso alla Cna di Ragusa durante l’incontro promosso dall’Unione Servizi per la comunità. C’erano il presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone, il responsabile regionale dell’Unione, Enzo Sauta, e il presidente provinciale della stessa, Vincenzo Canzonieri, con il responsabile Giorgio Stracquadanio. “E’ fin troppo evidente – è stato spiegato dalla Cna – che le compagnie assicurative, da tempo, ambiscono al controllo del mercato dell’autoriparazione. Il sistema del risarcimento si trova al centro di una situazione fortemente conflittuale: unilateralità delle compagnie assicurative, organi di controllo poco autorevoli, forte subalternità della politica alle esigenze delle assicurazioni. Con l’avvento dell’indennizzo diretto queste condizioni sono peggiorate. Infatti non è più la compagnia assicurativa del responsabile del tamponamento a risarcire ma la compagnia del danneggiato la quale, grazie a clausole che il cliente ha sottoscritto, invita lo stesso a far riparare l’auto in una carrozzeria fiduciaria dell’assicurazione. In questo modo il risarcimento viene declassato ad indennizzo”. Essendo fallito il tentativo di controllare l’autoriparazione con metodi indiretti, il mondo assicurativo è passato alle maniere “più dinamiche” con contratti assicurativi che prevedono clausole identitarie con piccole franchigie a carico di chi si rivolge al carrozziere di fiducia, clausole che vietano la cessione dei crediti Rc auto, disdetta della polizza per i clienti disubbidienti. Anche con questi metodi i clienti non sempre hanno fatto riparare le proprie auto presso le officine indicate dalle assicurazioni, anzi tutt’altro. “Visto che ogni sforzo è stato vano, – spiega la Cna – le assicurazioni hanno attivato la sempre pronta disponibilità dei legislatori. Come d’incanto, infatti, sono germogliate la mozione dell’on. Gutgeld in commissione Finanze e l’iniziativa del sottosegretario allo Sviluppo economico, senatrice Vicari. Le compagnie assicuratrici, da qualche tempo, liquidano il sinistro direttamente al cliente disinteressandosi del fatto che lo stesso possa o meno riparare l’auto e soprattutto da chi eventualmente venga riparata. Indirettamente si è aperta una competizione al ribasso tra le varie officine, e la meglio, alla luce della crisi economica che ha soprattutto investito le famiglie, ce l’hanno quelle che operano in nero. E’ oramai chiaro – di- chiara la Cna – le imprese artigiane del settore autoriparazione o sottostanno ai diktat delle compagnie oppure sono costrette a concorrere con chi opera nell’illegalità”. Per questi motivi l’Unione Servizi per la comunità della Cna di Ragusa ha promosso un disegno di legge di iniziativa popolare che punta a rendere legali e trasparenti i rapporti tra assicurazione, cittadino utente e impresa di autoriparazione. Nel disegno di legge, si sottolinea, che in caso di sinistro automobilistico riconosciuto, la compagnia assicurativa provvederà alla liquidazione del danno previa presentazione della seguente documentazione: denuncia del cliente, documentazione fotografica, rapporto del tecnico e riparatore, fattura relativa alla riparazione, certificato d’iscrizione alla Camera di commercio del riparatore. La compagnia predisporrà il progetto di liquidazione risultante dall’importo imponibile della fattura entro e non oltre trenta giorni dalla data di presentazione della suddetta documentazione.