Martedì 17 dicembre la vertenza sulle ferrovie iblee vivrà un momento importante con l’iniziativa organizzata da Cub Trasporti, Legambiente e l’amministrazione comunale di Ragusa. Pendolaria è una iniziativa nazionale promossa da Legambiente, per il rilancio del trasporto pendolari via ferrovia. In tutto il Paese verranno organizzate attività di vario tipo per sottolineare l’importanza dei finanziamenti alle linee minori della rete ferroviaria, per migliorare il servizio, con l’aumento del numero dei treni e dei confort sugli stessi. In provincia di Ragusa alle 11.30 presso la stazione ferroviaria del capoluogo è organizzata una conferenza stampa, alla presenza dei sindaci del ragusano e di alcuni delle province limitrofe ricadenti sulla linea Siracusa-Ragusa-Gela. Interverranno anche rappresentanti dei comitati pendolari della Sicilia. Alle 12,20 gli intervenuti si sposteranno in treno alla stazione di Donnafugata, e da lì al Castello, dove, alle 13 inizierà un incontro per focalizzare i temi della giornata e stilare una piattaforma rivendicativa per il rilancio della ferrovia iblea. La piattaforma affronterà il problema del ripristino dei treni pendolai, della immissione di treni turistici (treno del barocco, collegamenti con Agrigento), dei collegamenti con l’aeroporto di Comiso e con il porto di Pozzallo in sinergia con aerei e catamarani, di interventi per il ripristino degli stabili delle stazioni ed un loro uso sociale, dello sblocco delle procedure per l’avvio della progettazione definitiva della metropolitana di superficie a Ragusa – considerato che Rif, dal 26 settembre si rifiuta di consegnare il progetto preliminare richiestole dalla quarta commissione Ambiente dell’assemblea regionale siciliana. Alle ore 15,25 si ritornerà a Ragusa in treno. “E’ importante che i cittadini partecipino a questa iniziativa, per far sentire alta la voce di questo territorio in cui il servizio ferroviario è uno dei più bistrattati d’Italia, tanto da essere entrato nella classifica delle peggiori 10 linee ferroviarie. Auspichiamo anche una risposta positiva delle amministrazioni comunali, abituate a vedere le stazioni, gli scali e i treni – dice Pippo Gurrieri della Cub Trasporti – come corpo estraneo al loro territorio. E’ ora che si cambi atteggiamento e ci si muova”.
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