Nel quadro dell’Open Day per le scuole, dall’11 al 25 gennaio il classico del “Galilei-Campailla” di Modica apre i suoi locali in orario pomeridiano, dalle ore 17.00 alle 19.00, per rendere visibile il suo pregevole patrimonio librario, significativa testimonianza dell’alto livello culturale raggiunto dalla contea di Modica nei secoli passati. In particolare si avrà modo di guardare i volumi del XVI secolo, le cinquecentine ritrovate casualmente nell’autunno del 2011 durante i lavori di riordino di alcuni locali del liceo. L’Open Day aprirà i battenti l’11 gennaio con un incontro sul tema “Memoria del libro e libro della memoria”, in cui si parlerà dei volumi ritrovati e che si terrà alle ore 17,30 a Palazzo della Cultura in collaborazione con i “sabati letterari” del Caffè Quasimodo. La serata vedrà, dopo i saluti del sindaco di Modica Ignazio Abbate, dell’assessore alla cultura prof. Orazio Di Giacomo, del soprintendente ai beni culturali di Ragusa dott.ssa Rosalba Panvini e del Dirigente scolastico del “ Galilei- Campailla” prof. Sergio Carrubba, gli interventi della dott.ssa Giovanna Giallongo e dei professori Lucia Trombadore e Ottavio Manenti, mentre l’attore Giorgio Sparacino leggerà alcuni brani tratti dai libri ritrovati e tradotti nella versione italiana, con l’accompagnamento musicale di Sergio Carrubba. “I volumi del Fondo Antico – afferma proprio Carrubba – meritano di essere considerati parte integrante del patrimonio storico-artistico del territorio ibleo. Tale Fondo fu costituito all’indomani della confisca dei beni ecclesiastici, quando tutti i libri delle biblioteche degli enti religiosi furono requisiti dal Comune e in seguito collocati nel Regio Liceo Classico Tommaso Campailla, istituito nel 1878”. “Le prime pagine dei volumi recano, – spiega poi il prof. Ottavio Manenti – , le manoscritte attestazioni di proprietà dei conventi di Sant’Anna, di Santa Maria del Gesù, dei Domenicani, del Collegio dei Gesuiti e, soprattutto, dei Cappuccini. Nella fruizione del percorso espositivo, i gruppi scolastici che visiteranno la mostra saranno accompagnati dagli stessi studenti del classico, baluardi di una memoria che non va perduta, perché a partire dalla ritrovata identità delle nostre radici si costruiscono le solide fondamenta del nostro futuro”. La mostra, che potrà essere visitata anche in orario antimeridiano da scolaresche di altri Istituti, previa prenotazione, esporrà, come già specificato, i volumi del XVI secolo, vero fiore all’occhiello della collezione. Nel complesso i testi, relativi ad un arco temporale che va dal XVI al XIX secolo, abbracciano i diversi settori dello scibile: letterario, scientifico-matematico, giuridico e, naturalmente, teologico-ecclesiastico.