Ha 21 anni, arriva da Soverato (anche se corre sotto le insegne del Violetta Club Lamezia), ha cominciato a correre tre anni fa per dimagrire e dedica il primo successo importante della sua carriera alla fidanzata Rosalba. Sono i segni particolari del vincitore dell’undicesima edizione dell’Hybla Barocco Marathon che è stata corsa domenica mattina a Ragusa. Stefano Sestito ha coperto il tradizionale tracciato di 42 chilometri e 195 metri in 2 h 44’ 47” distanziando di 42” il secondo classificato, Comiso Azzollini (Asd No al doping e alla droga di Ragusa), che aveva vinto la scorsa edizione. Un bel testa a testa che nel finale è stato risolto dal giovane calabro. Terzo posto assoluto per Enzo Taranto (Asd No al doping e alla droga) al traguardo con un distacco dal primo di 4’24”. A Sestito è stato consegnato, dalla zia Chiara, anche il premio “Emiliano Ottaviano” dedicato alla memoria dell’indimenticato dirigente sportivo scomparso prematuramente nel 2008. L’undicesima è stata l’edizione dei record. Un centinaio i partecipanti alla maratona, oltre trecento i concorrenti della StraRagusa, la mezza maratona di 21,097 km. Una quarantina, poi, coloro che hanno preso parte alla prova di Fitwalking e altrettanti quelli per la non competitiva, la Family Run di tre chilometri, che si è tenuta da piazza San Giovanni sino a piazza Pola, a Ibla, dove è stato posto il traguardo. C’è stata, inoltre, anche una sessione speciale di handbike. A dare il via, alla linea di partenza, il presidente provinciale della Fidal, Adolfo Padua. All’arrivo il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, con il vice Massimo Iannucci, delegato allo Sport, e l’assessore ai Servizi sociali, Gianflavio Brafa. C’era anche il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, perché per la prima volta la maratona di Ragusa ha ospitato quindici profughi provenienti dal Centro di pronta accoglienza della città marittima iblea, originari di Gambia e Senegal, che hanno voluto essere presenti all’evento sportivo dando un segnale fortissimo all’insegna dell’integrazione. Non è un caso che l’intero gruppo, con magliette arancioni recanti la scritta “Say no to racism”, sia stato accolto con un fragoroso applauso dagli altri concorrenti proprio al momento della partenza. Per quanto riguarda la classifica della maratona, tra le donne primo posto assoluto per Rosa Schembri dell’Asd Bikila Favara.