Dovrebbero presentarsi lunedì davanti ai Pm di Palermo i 13 deputati regionali coinvolti nell’indagine sull’uso illegittimo dei fondi dei Gruppi ai quali è stato notificato un invito a comparire. L’inchiesta riguarda 87 parlamentari e 14 tra dipendenti e consulenti dei gruppi dell’Ars. Per tutti l’accusa è di peculato. La finanza, che ha condotto l’indagine, ha passato al setaccio i documenti relativi alle spese dei gruppi della scorsa legislatura e di quella precedente accertando che i fondi assegnati per spese di segreteria sarebbero stati impiegati per acquisti personali. Dieci milioni gestiti dai gruppi politici nella passata legislatura, euro più euro meno, dove si trova di tutto. Sono sette, tra attuali ed ex deputati, i parlamentari iblei coinvolti nella vicenda: Carmelo Incardona, Orazio Ragusa, Riccardo Minardo, Giuseppe Sulsenti, Roberto Ammatuna, Giuseppe Digiacomo. Innocenzo Leontini, allora capogruppo del Pdl, avrebbe pagato festivi non spettanti ai dipendenti del gruppo e concesso loro anticipazioni e prestiti mai restituiti. Ad una dipendente, tra febbraio e aprile 2010, sarebbero stati corrisposti 12.600 euro circa di indennità pur avendo concesso in quel periodo 53 giorni di “permessi retribuiti non giustificati”. Tra le spese figura pure il bollettino da una sessantina di euro alla Serit a nome dell’ex deputato forzista. Ed ancora, sempre Leontini, secondo gli atti dell’inchiesta, avrebbe speso sette mila euro in una gioielleria di Modica per piatti di argento, di cristallo e tazze. E poi ancora ben 18 lettori dvd acquistati in un negozio d’elettronica con un conto di 1.700 euro. Poi 150 euro per i fiori in occasione della nascita del figlio di un altro onorevole, 237 euro per l’acquisto di 14 panettoni, 14 pandori e 28 bottiglie di spumante. Ed ancora 830 euro per la riparazione di un’auto non identificata. Ora i conti passano ai magistrati.