L’azione del gruppo del Partito Democratico, al Senato, è stata decisiva per l’abolizione del reato di clandestinità. “Abbiamo cancellato – dice la senatrice Venera Padua che ha partecipato alla votazione – una misura contraria al senso di umanità. E’ un fatto di giustizia che non cancella né il divieto dell’immigrazione clandestina, trasformato in illecito amministrativo sanzionato con l’espulsione, né la rilevanza penale della reiterazione della violazione del divieto di immigrazione clandestina e della violazione dei provvedimenti amministrativi del prefetto e del questore”. La senatrice Padua precisa che, al contrario, “con questa disposizione l’espulsione si rende più effettiva e rapida perché la decisione è rimessa alla Pubblica amministrazione e non al giudice, i cui tempi di risposta sono più lenti. Abbiamo voluto puntare su una riforma che potesse contare soprattutto su determinati obiettivi legati alla razionalizzazione e alla effettività. Non possiamo fare a meno di ricordare, inoltre, – dice la senatrice Venera Padua – le parole di Papa Francesco che hanno spinto il Governo, e il Parlamento ha dato attuazione, a cancellare una misura contraria al senso di umanità e alla Costituzione. Abbiamo avuto, altresì, l’opportunità di compiere un’operazione di verità: la retorica della lotta all’immigrazione legata all’introduzione del reato non per combattere l’immigrazione clandestina, ma per far credere che il problema è stato assunto. L’immigrazione clandestina – dice la Padua – da oggi non sarà più facile, gli immigrati abusivi non avranno vita più facile, ma maggiore rispetto della dignità senza sconti. Lo diciamo a ragion veduta in considerazione del fatto che l’abrogazione è inserita in una legge che introduce misure molto significative sul piano giudiziario”.
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