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26/01/2014 -

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SULLE UNIONI CIVILI

I repentini cambi di casacca pre elettorali spesso entrano in conflitto, poi, con le convinzioni politiche di sempre. Sembra questo il motivo di fondo che spinge Mario Chiavola, ora consigliere del Megafono di Ragusa, il gruppo politico che a Palermo vuol dare i contributi alle coppie di fatto, a mettere le mani avanti sulla questione delle unioni civili. Un certo imbarazzo da parte del consigliere storicamente di centrodestra, passato al centrosinistra solo alle ultime elezioni, si avvertiva già nell’ultima seduta di consiglio comunale, quando propose, vista l’ora tarda, di rinviare la trattazione sulle unioni civili. Ed ora avverte: “Ciascuno di noi voterà secondo coscienza, consapevoli dell’importanza che l’istituzione di tale registro ricopre per il territorio. La sua istituzione, qualora prevalessero i sì, segnerà l’avvio di una nuova epoca”. Il motivo sarebbe connesso alla mancanza di un dibattito in città su questo tema. In realtà il dibattito c’è stato, con oltre 400 firme raccolte per l’istituzione. Qualche voce critica, una trentina i presenti, ad un incontro organizzato dalla diocesi. Qualche prete ha manifestato contrarietà, ma il vescovo Paolo Urso, presente, ha preferito non intervenire. Un paio d’anni fa, in un’intervista, il presule, rispondendo ad una domanda sulle convivenze, diceva: “Il tema è molto complesso, anche perché potrebbe essere il segno di una paura di assumersi delle responsabilità”. E per gli omosessuali, per i quali la convivenza civile è l’unica soluzione? “Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme – rispose il vescovo Urso -, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo”. Domani, alle 17, il dibattito in consiglio comunale. I 5 stelle dovrebbero andare compatti sul sì. Scontato quello di Gianni Iacono (Partecipiamo ha avviato la petizione per l’istituzione del registro). Il Pd potrebbe spaccarsi: un sì certo da Mario D’Asta, mentre Giorgio Massari è apparso assai incerto. Favorevole dovrebbe essere anche Carmelo Ialacqua di (Città). Per l’opposizione, secondo il programma elettorale di Ciccio Barone, Giorgio Mirabella dovrebbe essere favorevole, così come gli altri consiglieri legati a Giovanni Cosentini (in campagna elettorale si espresse favorevolmente su questo tema). Ma è assai probabile che s’invochi all’ultimo minuto il “voto di coscienza”. Per il “no”’ potrebbero propendere Gianluca Morando del Movimento Civico, vicino a Franco Antoci, e Maurizio Tumino eletto in quota Pdl.
unioni civili

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