Riguardo alla realizzazione della quarta vasca nella discarica di cava dei Modicani, a Ragusa, l’associazione Partecipiamo è nettamente contraria alla sua realizzazione e chiediamo con urgenza all’Amministrazione Comunale di dirimere le questioni dei vari Ato, Srr e sigle varie per attuare immediatamente il piano provinciale dei rifiuti. “Cava dei modicani finisca di essere la discarica dei rifiuti. Non comprendiamo perchè, in questi anni, non sono stati avviati i lavori di bonifica della prima e seconda vasca dove sono presenti migliaia di carcasse animali e per le quali sono stati stanziati negli anni scorsi i soldi per le bonifiche stesse. Ancora oggi – scrive Partecipiamo – abbiamo assistito all’ennesimo, annoso, scempio ambientale causato dalla pessima e scandalosa gestione della discarica e di questo si sarebbero dovuti occupare sindacati e lavoratori. La collettività paga tutto e tutti affinchè le cose funzionino e non perchè tonnellate di plastica e rifiuti vengano sparsi nelle campagne e nelle riserve forestali oltre che sulla provinciale 10 Ragusa Chiaramonte Gulfi con il rischio permanente per gli automobilisti. Avremmo sperato anche – scrive l’associazione Partecipiamo – che in questi anni chi oggi si duole per la quarta vasca si fosse occupato anche dei mancati raggiungimenti degli obiettivi di legge per la raccolta differenziata, secondo i principi della legalità e delle norme dettati dai piani regionali. Questo avrebbe consentito il ritorno di quelle economie che si sarebbero potute realizzare, tornando utili da una parte al cittadino, dall’altra a favore dell’occupazione. Eppure i dati forniti in questi anni, – scrive Partecipiamo – ci dicono del chiaro disastro della raccolta differenziata. La discarica si è rapidamente esaurita a fronte di un incremento esoso dei costi del servizio della gestione dei rifiuti nella nostra città. I posti di lavoro vanno certamente salvaguardati, ma con chiare politiche programmatiche e scelte chiare e coraggiose. Riteniamo che il sistema della gestione rifiuti debba essere inteso sul modello di gestione europeo, – scrive Partecipiamo – con la realizzazione del know-how tecnologico adeguato. Attraverso gli impianti che lavorano a regime, per recuperare sia la frazione umida sia i multimateriali, plastica carta vetro alluminio etc,. si potrebbero garantire economie a favore dei contribuenti e posti di lavoro. I rifiuti, sono una risorsa e non è realizzando discariche, sotterrando i rifiuti, che si difendono i posti dei lavoratori. In quella zona del nostro territorio, paesaggisticamente e naturalisticamente importante e fondamentale anche per la concentrazione delle falde acquifere, deve esserci la vicinanza con il parco degli Iblei, i progetti di recupero a fini turistici del vecchio tragitto della ferrovia e percorsi enogastronimici nelle masserie tipiche, altro che discarica e ‘scioperi, siamo noi stanchi – scrive l’associazione politica Partecipiamo di Ragusa – di assistere alla dispersione di rifiuti nell’ambiente, chi inquina paghi!”.